In Italia, ancora alto il rischio di discriminazione per rom e immigrati.

L’ECRI, nell’ambito delle sue attività statutarie, svolge un’attività di monitoraggio “paese per paese’’, tramite la quale analizza la situazione in ciascuno degli Stati membri in materia di razzismo e di intolleranza e formula suggerimenti e proposte su come affrontare i problemi individuati. [Cfr. Nota 1]

La fase relativa al quarto ciclo è iniziata nel gennaio 2008. Il Quarto Rapporto sull’Italia è stato elaborato a seguito della visita dei rappresentanti dell’organismo in Italia nel novembre 2010 e rispecchia la situazione fino al 22 giugno 2011.

Il Rapporto ha più volte sottolineato la necessità di assicurare pieni diritti a tutti i minori presenti in Italia.

In particolare, ha raccomandato “alle autorità italiane di garantire la scolarizzazione di tutti i bambini rom”, invitando il Governo ad “adottare tutte le misure necessarie, in collaborazione con le comunità interessate, per promuovere una frequenza regolare della scuola da parte di tali bambini”. Inoltre, “ribadisce l’invito alle autorità italiane ad adottare misure atte ad agevolare agli allievi rom l’accesso alle scuole secondarie e superiori”. (punti 103 e 104).

ECRI ribadisce poi che già nel suo terzo rapporto, l’organismo aveva raccomandato “alle autorità italiane di accordare più facilmente la cittadinanza italiana sia ai bambini nati o vissuti sul territorio italiano, che ai residenti di lungo periodo, introducendo eventualmente i necessari emendamenti alla legislazione”.

L’assenza di una modifica legislativa in materia di naturalizzazione costituisce altresì, secondo l’organismo “un ostacolo alla ratifica da parte dell’Italia della Convenzione europea sulla nazionalità”. (punto 11)

Leggi il Rapporto dell’ECRI.

Il prossimo 5 marzo 2012, il Comitato Onu per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale esaminerà l’Italia. L’esame del CERD rappresenta una opportunità per portare alla luce situazioni di discriminazioni nei confronti dei bambini e adolescenti in Italia.

Alcuni rappresentanti della società civile, membri del Comitato per la Promozione e la Protezione dei diritti umani (www.comitatodirittiumani.net), avranno la possibilità di incontrare il Comitato ONU prima della sessione di analisi del nostro paese. Infatti, per la prima volta, grazie alla revisione recentemente realizzata, il 27 febbraio la delegazione italiana non governativa parteciperà all’Informal Meeting, con i membri del Comitato ONU in plenaria. In quell’occasione la società civile italiana avrà l’occasione di potersi confrontare apertamente con i membri del Comitato, descrivendo in dettaglio il fenomeno discriminatorio italiano.

Il Gruppo CRC, così come avvenuto nel 2008, farà parte della delegazione presente a Ginevra per portare all’attenzione del Comitato la discriminazione nei confronti dei minori in Italia.

 Note:

Nota 1: premessa al Quarto Rapporto sull’Italia dell’ECRI

 Per ulteriori approfondimenti, si vedano anche:

 Misure speciali per la tutela dei minori-> Minori di minoranze etniche – I minori rom, sinti e camminanti

 Principi generali della CRC-> principio di non discriminazione

 Archivio news-> Notizie sui rinvii di migranti in Libia e sulla discriminazione nei confronti della popolazione Rom in Italia

 Archivio eventi-> Presentazione del documento “La risposta sbagliata. Il ‘Piano nomadi’ viola il diritto all’alloggio dei rom a Roma

 art282″>Educazione, gioco e attività culturali

 Altre attività.