Il 28 febbraio 2012 durante la cerimonia ufficiale di apertura alle firme del Protocollo, svoltasi a Ginevra, l’Italia è stata tra i primi Stati a firmare il nuovo protocollo alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con altri 19 paesi.

Nel corso di una cerimonia a margine della sessione del Consiglio dei diritti umani, l’ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite Laura Mirachian ha firmato il Protocollo che consentirà ai bambini o ai loro rappresentanti di presentare individualmente casi di violazione dei diritti sanciti dalla CRC al Comitato ONU.

La firma del Protocollo costituisce solo “una prima tappa …]. Questi Stati dovranno ancora ratificare il Protocollo per essere legati giuridicamente alle sue disposizioni. Il Protocollo dovrà essere ratificato da almeno dieci Stati prima di poter entrare in vigore“. Questo il commento della [Coalizione di 80 ONG che dal 2006 si è attivata per la promozione e l’approvazione del Terzo Protocollo.

Oltre all’Italia, hanno firmato il Protocollo anche Austria, Belgio, Brasile, Cile, Costarica, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Maldive, Mali, Montenegro, Marocco, Perù, Portogallo, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Uruguay.

Leggi il Comunicato Stampa diffuso dall’NGO Group for the CRC il 28 febbraio scorso.

Per scaricare e leggere il testo approvato del Optional Protocol to the Convention on the Rights of the Child on a communications procedure CLICCA QUI.

Scarica il Protocollo tradotto in francese.

 Per maggiori approfondimenti, si vedano:

Approvato il Terzo Protocollo Opzionale alla CRC. Ora il Comitato potrà esaminare casi individuali di violazione dei diritti

15 novembre 2011, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta il Terzo Protocollo Opzionale alla CRC

Nuovo Protocollo Opzionale alla CRC: prima riunione del Gruppo di Lavoro ad hoc

I Protocolli Opzionali alla CRC: OPAC e OPSC

Protocolli Opzionali: pubblicata un nuova Guida sul monitoraggio per le ONG e le Coalizioni Nazionali

Protocolli Opzionali alla CRC: una campagna per chiedere la ratifica universale