Introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nello Stato italiano, necessità di esibire il permesso di soggiorno per avere accesso agli atti di stato civile (come la dichiarazione e il riconoscimento del figlio alla nascita) e per contrarre matrimonio, prolungamento del periodo di permanenza nei CIE fino a 6 mesi, requisiti cumulativi per la conversione del permesso di soggiorno dei minori stranieri non accompagnati al compimento della maggiore età, rimpatrio dei minori comunitari non accompagnati coinvolti in attività di prostituzione sono le principali norme contenute nella Legge 94/2009 che si ritiene possano violare i diritti dei minori stranieri non accompagnati e dei bambini aventi uno o entrambi i genitori irregolarmente presenti in Italia.

Per questo motivo, verranno evidenziate dal Gruppo CRC nel II° Rapporto Supplementare al Rapporto governativo, in corso di redazione, e quindi portate all’attenzione del Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

È questo il messaggio contenuto nella lettera sottoscritta da 60 associazioni del Gruppo CRC e inviata al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato, nonché del Presidente del CIDU e della Presidente della Commissione Infanzia.

L’Italia sarà chiamata a render conto al Comitato ONU circa l’attuazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) presumibilmente il prossimo anno.

Le Associazioni auspicano che il Governo e il Parlamento intervengano al fine di procedere ad una riforma delle citate norme, prima di tale importante appuntamento e in ogni caso prima del 20 novembre 2009, giorno in cui si celebrerà il 20° anniversario della CRC, affinché per tutti i minori presenti sul nostro territorio possano effettivamente essere garantiti tutti i diritti previsti dalla CRC.

 Leggi il testo integrale della Lettera