La violenza tra pari prende spesso la forma di atti di bullismo e cyberbullismo che coinvolgono, non solo, la diade bullo-vittima ma anche chi assiste all’atto stesso. Infatti, le azioni che il/la bullo/a mette in atto hanno spesso l’obiettivo di ottenere un vantaggio in termini di popolarità, possibile proprio grazie alla presenza di “spettatori”. Il sempre meno netto confine tra vita online e offline rende questi fenomeni sempre più complessi nelle loro manifestazioni.

Nelle Osservazioni Conclusive del 2019, il Comitato ONU ha espresso preoccupazione per la presenza del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che si verifica nell’ambiente scolastico. Lo stesso Comitato ha quindi raccomandato all’Italia di:

  • a) applicare le Linee guida nazionali contenute nel Piano Nazionale per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo a scuola 2016/2017.
  • b) adottare e attuare un Piano d’azione integrato come previsto dalla Legge n.71/2017.

Leggi l’analisi e le raccomandazioni del Gruppo CRC sui comportamenti violenti a scuola in ciascun Rapporto di aggiornamento: