Giovedi 20 febbraio, un gruppo di giovani in rappresentanza di 178 care leavers è intervenuto al Parlamento Europeo per chiedere livelli minimi per l’accoglienza e la transizione all’età adulta dei ragazzi in affido o in comunità in tutta Europa, affermando la necessità di applicare appieno la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in ogni paese.

Il gruppo di care leavers è stato ospitato dall’europarlamentare Elisabetta Gualmini (S&D) che ha ribadito il suo impegno a portare queste istanze all’attenzione delle istituzioni europee con l’obiettivo di rendere le nostre società più inclusive e accoglienti.

Questo evento, dedicato al care leaver irlandese Shane Griffin, è l’ultima tappa del progetto “LeaveCare-LiveLife” di cui l’associazione Agevolando è capofila. La direttrice di Agevolando Maria Chiara Vita Finzi ha presentato insieme alle quattro associazioni partner gli importanti risultati raggiunti dal progetto, tra cui la produzione di materiali formativi, la creazione di una piattaforma online e il primo “Museo” virtuale dei care leavers.

Le richieste dei 178 ragazzi sono state accolte da diverse figure istituzionali come Eva Kopacz, Coordinatrice del Parlamento Europeo per i diritti dei minori; Zuzana Konradova, Coordinatrice del tavolo Children in Alternative Care di Eurochild; Teresa Bertotti, Presidentessa dell’European Association of Schools of Social Work; Emanuele Rossini, deputata italiana, Commissione Politiche Europee e Margherita Leone di SOS Villaggio dei Bambini International.

Anche Pierfrancesco Majorino e Pina Picierno (S&D) sono intervenuti.

Per il presidente di Agevolando Federico Zulli si è trattato dell’inizio di una nuova avventura per permettere che la voce dei care leavers in tutta Europa sia sempre di più ascoltata.