Buone prassi e resilienza dai territori

 

Il precedente editoriale è stato dedicato all’impatto sociale dell’emergenza rispetto ai bambini, alle bambine e agli adolescenti evidenziando alcune criticità, soprattutto per coloro che vivono in contesti e situazioni di fragilità e in condizioni di svantaggio economico, educativo e socio-relazionale. In questo vorremmo dare visibilità alle tante associazioni, operatori, enti che hanno continuato il proprio lavoro in questo momento di incertezza. La raccolta delle esperienze riporta una grande varietà di iniziative presenti sul territorio che rivelano una capacità di reazione da parte dei territori e una flessibilità delle modalità di lavoro. Molti sono infatti i servizi attivati per prendersi cura di bambini e adolescenti superando in vario modo il vincolo della distanza fisica, per continuare a mantenere relazioni e legami, dialogare, supportare, ma anche per informare e attivare proposte.

Dedichiamo quindi questo editoriale alle buone pratiche messe in campo dalle associazioni del Gruppo CRC, ma non solo, che si sono attivate per preservare, nonostante il momento di difficoltà, il ruolo centrale dell’educazione e della protezione per i bambini, le bambine e gli adolescenti. Tante le iniziative che ci sono state segnalate, ne riportiamo alcune per avere anche se solo parzialmente una visione dello spirito e dell’intraprendenza manifestata nella risposta all’emergenza. Si tratta di iniziative di solidarietà, didattica a distanza, laboratori, creazione di nuove piattaforme, diffusione di cultura, reti di volontariato, reti di sostegno alla povertà e molto altro.

Per contrastare la povertà educativa molti si sono attivati per offrire anche a distanza servizi ludico educativi rivolti ai minori e alle loro famiglie.  Attraverso le pagine social e piattaforme virtuali di molte cooperative e associazioni vengono pubblicate attività utili per scandire la routine quotidiana, informazioni per il sostegno alla genitorialità e comunicazioni su servizi, incontri e webinar. Dal punto di vista materiale molti si sono attivati per procurare materiali di cancelleria da consegnare alle famiglie più in difficoltà.

Tra le varie iniziative segnaliamo A casa con ACRA, che propone attività educative di cittadinanza globale da svolgere a casa, ad esempio l’Ortocultura in famiglia, giochi per comprendere la sovranità alimentare e la sostenibilità della filiera alimentare; come segnalato da Ali per giocare la Cooperativa Tuttinsieme di Milano  ha realizzato un video per la scuola primaria “Call per piccoli intervistatori” e un PDF “A.A.A. inchiestatori cercasi”(in italiano e in arabo) in cui i bambini vengono invitati a raccontare la loro esperienza in questo periodo di quarantena e a inviare i loro disegni, testi e lavoretti manuali. I materiali sono raccolti da Il Barrito dei piccoli che è un giornale on-line e su carta, in cui i redattori sono altri bambini.

Il Comitato Italiano per l’UNICEF ha predisposto una pagina web contenente consigli per i genitori e proposte educative destinate ai bambini e agli adolescenti oltre ad un questionario dedicato al benessere psicologico delle famiglie con figli minorenni.

Si segnala anche InCorona momenti, un progetto di fotografia sociale e narrativa diffuso nelle associazioni e negli Istituti Scolastici del lodigiano arrivando in molte altre regioni in Italia. Il CTA di Milano ha condiviso sul proprio sito Piccoli semi di Mindfulness per grandi e bambini, continuando peraltro ad offrire on-line le loro competenze professionali.

Sono state anche numerose le iniziative di volontari e associazioni, rivolte ai bambini e genitori della comunità sorda, cui il distanziamento sociale pone particolari problemi di comunicazione. Sono stati prodotti molti materiali video con storie per bambini e ragazzi in Lingua Italiana dei Segni, con o senza sottotitoli in italiano: Storie per bambini e ragazzi (LIS e sottotitoli in italiano; LACAM ISTC-CNR ed è stata resa disponibile sul canale Rai Yoyo la traduzione in LIS  di un cartone animato inclusivo, pensato per i bambini dai due ai sei anni, sia quelli con sviluppo tipico sia quelli con deficit sensoriali (ipovedenti, ciechi, sordi) o autistici.

Ci sono state segnalate tante altre esperienze come quelle della Cooperativa Alchimia, Bergamo Spazio gioco e spazio bebè di Ponteranica, Ludoteca La Casa sull’albero di Savigliano,  e la Cooperativa Melarancia di Pordenone.

Rispetto ai cosiddetti “studenti disconnessi” è ormai evidente come il mancato accesso alla didattica a distanza sia un grave rischio per i minori che vivono nei contesti svantaggiati. In questo senso c’è stata un’attivazione in alcuni territori per far fronte alla mancanza di dispositivi da parte delle famiglie e per consentire ai bambini e adolescenti di seguire le attività scolastiche a distanza e prendere parte alle altre attività educative proposte in contesti più informali: “Nessuno Indietro” è una campagna promossa da ACRA per l’acquisto di pc e tablet da destinare a famiglie sprovviste di supporto tecnologico;  Sos Villaggi dei bambini ci segnala un’iniziativa in cui Don Armando, prevosto di Saronno, ha regalato un computer ai ragazzi del Villaggio SOS. Non da soli” di Save the Children ha visto l’organizzazione impegnata nella distribuzione di 750 tablet e connessioni gratuite ai bambini e ai ragazzi delle famiglie più in difficoltà. Antonia Vita Carrobiolo ha ottenuto dalla Fondazione di Comunità locale a valere su un fondo di emergenza un contributo per acquistare tablet per i ragazzi seguiti sia come Scuola di seconda opportunità, sia come Doposcuola.

Le comunità di accoglienza in questa fase di estrema gravità e emergenza continuano a essere risorse importanti per la tutela e la protezione dei bambini e ragazzi accolti. Gli operatori della comunità sono restati accanto ai ragazzi e alle famiglie d’origine con un grande lavoro di mantenimento delle relazioni da remoto così come sono mantenuti i rapporti con la scuola dei ragazzi accolti per continuare a garantire loro il diritto allo studio. Ma il lavoro delle comunità è rivolto anche ai tanti ragazzi che, seguiti nell’ambito dei servizi territoriali e semi-residenziali, rischiano di ritrovarsi privi di validi riferimenti educativi. Gli interventi messi in atto sono mossi dalla necessità di restare accanto ai ragazzi/e fornire supporto e anche informazioni corrette sulla situazione sanitaria attuale per evitare distorsioni legate alla diffusione di fake news che alimentano la paura e il disorientamento.

Ad esempio la Cooperativa Prospettiva di Catania, appartenente al CNCA, sta attivando volontari disponibili a supportare a distanza alunni delle scuole medie e superiori. Nella gestione delle comunità alloggio per i minori, delle strutture di seconda accoglienza e dei gruppi appartamento per giovani adulti, ha attivato tutte le forme consentite di supporto psicologico e di accompagnamento educativo volte a sostenere i ragazzi in un processo, non facile, di adattamento. La Cooperativa sociale La Grande Casa organizzazione socia del CNCA –  ha sentito il dovere di continuare a prendersi cura delle persone che segue, facendo fronte all’emergenza: le comunità hanno riorganizzato tempi, turni, vite, due case rifugio sono state adibite alla quarantena per garantire alle donne di continuare a sottrarsi a situazioni di maltrattamento in sicurezza; i servizi scolastici, domiciliari, clinici, per la prima infanzia, proseguono a distanza. Una costellazione ricchissima e fertile di idee nuove, che abbiamo scelto di raccontare, aprendo una sezione dedicata alle storie di questa quarantena.

Per quanto riguarda invece i minorenni non allontanati dalle proprie famiglie, ma che vivono in situazioni familiari “a rischio” vi è preoccupazione per l’esposizione dei bambini alla violenza assistita, considerata la condivisione prolungata dal confinamento in caso degli spazi domestici.I servizi di supporto alla donne vittima di violenza continuano ad essere operativi. Riportiamo l’esperienza della Casa delle donne di Bologna segnalata dal Cismai, che ospita 31 ospiti (di cui 14 donne e 17 bambine/i), che ha apportato delle modifiche sia al tempo di presenza in casa che alle modalità di presenza, nonché dei presidi di protezione necessari, ma continuando a garantire il servizio.

Pur sospendendo le attività diurne e riabilitative ambulatoriali, molte associazioni e realtà sul territorio hanno deciso di mantenere, laddove possibile, una continuità con gli utenti e le famiglie, tenendo conto della complessità connessa alla condizione dei minori con disabilità seguiti dai servizi, nonché del carico della gestione da parte dei familiari in una situazione di emergenza straordinaria come questa.

Si segnalano le iniziative della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone che ha mantenuto anche una disponibilità per le urgenze mediche riguardanti gli utenti in carico e un supporto specialistico-riabilitativo tramite interventi Skype. La Cooperativa Sociale campana Autismo e ABA ha lanciato sul territorio dell’Agro Nocerino Sarnese “La spesa sospesa”, una campagna di solidarietà per aiutare le famiglie di bambini e ragazzi autistici meno abbienti. La Fondazione Oltre il Labirinto – Per l’Autismo di Treviso, ha attivato un servizio gratuito che offre la possibilità di parlare con una specialista, allo scopo di supportare le famiglie di persone con autismo nell’attuale emergenza, in particolare da un punto di vista psicologico.

L’ Associazione torinese Tactile Vision sta proponendo, tramite i propri profili social, l’iniziativa denominata “Un’opera al giorno”, consistente in una selezione di celebri opere d’arte rese accessibili tramite un video con audiodescrizione, sottotitolazione e interpretariato LIS. L’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) ha deciso di offrire una serie di seminari in rete gratuiti (webinar) su autonomia, lavoro, scuola e altro, in relazione alle persone con sindrome di Down o con altre disabilità intellettive.

Il programma Non siete soli” promosso dalla Fondazione Paideia di Torino offre invece supporto psicologico, terapia a distanza, strategie per gestire i momenti di crisi dei bambini, interventi di sostegno economico, consulenza e informazione sui diritti, ma anche videoletture con storie, ricette e attività; tramite un numero telefonico dedicato, offre alle famiglie la possibilità di condividere le difficoltà, ma anche strumenti utili per poter affrontare l’attuale emergenza nel miglior modo possibile

L’Associazione L’abilità di Milano ha dato vita all’iniziativa “The Right Box”, consistente in una scatola studiata ad hoc per ogni bambino, contenente giochi, libri di lettura e materiale didattico appositamente preparato, che verrà recapitata a duecento famiglie da una rete di volontari, consentendo ai bimbi con disabilità di riprendere il percorso educativo bruscamente interrotto.

L’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), struttura di alta specializzazione in àmbito di disturbi neuropsichiatrici e neurologici, ha attivato in questi giorni una linea diretta con le famiglie che hanno bisogno di entrare in contatto con i propri specialisti appartenenti a tutte le Unità Operative Cliniche, per fornire un aiuto concreto, nell’attuale situazione di emergenza sociosanitaria, a tante mamme e papà.

Un’altra criticità legata al periodo di isolamento è la impossibilità di svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto, una mancanza ancora più grave per i minorenni con disabilità.

A tal proposito si segnala ad esempio che il Comune di Rimini si è attivato insieme ad Ausl Romagna per dare una risposta concreta alle famiglie di ragazzi autistici, per cui il cambio di abitudini non è solo un disagio, ma una sofferenza difficile da tollerare, anche perché impossibile da spiegare.  E così è stato individuato il campo di don Pippo come spazio sicuro all’aperto, dove i ragazzi potranno, con tutte le precauzioni per l’accesso, trascorrere momenti di ristoro con i loro familiari.

Anche in area sanitaria numerose sono le iniziative intraprese da operatori sanitari ed associazioni. Si segnala ad esempio il Bambino Gesù di Roma dove un team di medici pediatri è a disposizione delle famiglie con bisogni di salute non urgenti e per i bambini e i ragazzi che hanno già avviato un percorso di cura presso gli ambulatori e i Pronto Soccorso. In accordo con la Regione Lazio, l’Ospedale mette a disposizione dei pediatri delle strutture ospedaliere regionali e di libera scelta una linea telefonica dedicata per favorire i consulti tra specialisti sulla gestione clinica dei casi pediatrici.

La UO di NPIA della Fondazione Policlinico di Milano ha proseguito le attività spostandole in remoto con videochiamate e videoconferenze, mantenendo i percorsi terapeutici e riabilitativi di tutti gli utenti e famiglie e ricontattando anche utenti non più seguiti.  Ha messo anche a disposizione numerosi materiali per la riorganizzazione della giornata, le attività, la gestione dello stress, che si possono scaricare da www.sovrazonalecaa.org. Anche il servizio di NPIA dell’ASP di Catania ha spostato tutte le attività terapeutiche e riabilitative in telemedicina e teleriabilitazione, in particolare per i bambini con disturbi dello spettro autistico, mantenendo in presenza solo le attività urgenti.

Fondazione ABIO, al fine di contenere la diffusione del Corona Virus Covid 19 – ha indicato a tutte le Associazioni ABIO in Italia di sospendere in via prudenziale il servizio di volontariato, e di attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dalle Direzioni Sanitarie degli Ospedali.Ha però voluto raccogliere tutte le iniziative creative realizzate dai volontari ABIO, così sono stati creati e resi disponibili sui canali social contenuti speciali per sostenere con un pensiero tutti i bambini e le loro famiglie, soprattutto tutti quelli ancora costretti in ospedale,  regalando un momento di svago contutorialper creare piccoli lavoretti, fiabe e filastrocche inventate e disegnate, indovinelli da risolvere, alfabeti speciali per inviare messaggi segreti, suggerimenti per semplici giochi da fare .

Federasma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti ha attivato all’interno del suo profilo social Facebook la pagina UnaFinestraSulMondo dedicata ai bambini e ai loro genitori. Obiettivo dell’iniziativa è quello di condividere con i più piccoli e le loro famiglie ciò che si presenta ai loro occhi, che si posano ogni giorno su un mondo che per adesso si esplora dai confini delle loro case. Inoltre grazie alla collaborazione con la SIMP – Società Italiana di Medicina Psicosomatica viene messo a disposizione lo “Sportello d’ascolto e di sostegno per l’emergenza” dedicato a tutti coloro che sentono la necessità di superare momenti di ansia, stress, depressione, intervenuti a seguito del COVID-19.

Per quanto riguarda i servizi educativi per i bambini sotto i sei anni, sono state attivate molte iniziative per mantenere i contatti con i bambini, le bambine e le loro famiglie, nonostante la necessità del distanziamento sociale. Alcuni comuni (Torino, Reggio Emilia, Brescia, Bologna, Palermo, Roma) hanno creato portali e applicazioni molto interessanti su cui vengono caricati materiali rielaborati di documentazione, informazione e proposte di attività. Per mantenere i contatti sempre più vengono usate applicazioni su cui è possibile far interagire piccoli gruppi in proposte di gioco, esplorazione e “fare insieme”. Sono numerose anche le iniziative per raccogliere in rete le diverse esperienze ed offrire sostegno ulteriore come il Gruppo Nazionale Nidi e infanzia che nella sua pagina Facebook propone attività e riflessioni, come ad esempio  la Rassegna “Pedagogie dell’essenziale”, dialoghi, riflessioni ad alta voce, seminari e laboratori didattici per affrontare in chiave storico – educativa e pedagogica il tempo della pandemia. L’ANPE si è attivata per offrire suggerimenti, orientamenti e consigli a tutti i cittadini per supportarli nelle loro azioni che, partendo dalla gestione della situazione quotidiana, li accompagnino e conducano a una ricostruzione consapevole del futuro. I pedagogisti dell’associazione che compaiono nell’apposito elenco sono disponibili a offrire gratuitamente una sessione professionale a distanza, tramite telefono, mail o altra modalità come gesto solidale verso la comunità di cittadini, per offrire loro consigli, suggerimenti e indicazioni inerenti ai diversi campi della pedagogia e dell’educazione.

L’associazione 21 luglio con l’iniziativa #noinoncifermiamo, fiabe al telefono in lingua romanes e in lingua italiana vuole offrire un servizio gratuito di lettura ad alta voce di fiabe in lingua romanes e in lingua italiana per continuare a sostenere i bambini, regalare loro momenti di gioia e serenità e colorare per qualche ora le loro giornate in un periodo di grandi difficoltà come quello che stiamo vivendo per contrastare il contagio da Covid-19. Viene fornita inoltre assistenza nella continuità scolastica mettendo a disposizioni dei bambini che vivono in emergenza abitativa accessi alla rete internet così da potersi collegare con le piattaforme progettate dalle scuole.

L’elenco non è ovviamente esaustivo ma dà l’idea di come molti soggetti e realtà si siano mobilitati in queste settimane per garantire comunque un supporto a famiglie e minorenni soprattutto se in difficoltà. Sarà importante per il passaggio alla Fase 2 capitalizzare quanto imparato in queste settimane e mettere a sistema le buone prassi.

 

Per approfondimenti si veda la pagina del sito dedicata agli interventi messi in atto dalle associazioni del Gruppo CRC.