Il 4 dicembre è stato presentato presso la Sala dell’Istituto S. Maria in Aquiro del Senato della Repubblica, il 10° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza, alla presenza della Ministra per le pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Filomena Albano, e alcuni parlamentari della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza.
Con il 10° Rapporto CRC, alla cui redazione hanno contribuito gli operatori delle 100 associazioni del Network si apre un nuovo ciclo di monitoraggio che si concluderà con il prossimo appuntamento a Ginevra nel 2023. Il Gruppo CRC ha colto l’occasione del trentennale della CRC per riaffermare anche la centralità dei diritti dell’infanzia nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) individuati dall’Agenda globale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile al 2030, a cui ci si riferisce in apertura di ogni paragrafo.
Diversi i temi affrontati nella presentazione, partendo dalle Raccomandazioni rivolte all’Italia dal Comitato ONU lo scorso febbraio. In particolare, ribadendo le sue precedenti preoccupazioni il Comitato ONU ha raccomandato all’Italia “l’adozione di misure urgenti per affrontare le disparità esistenti tra le Regioni relativamente all’accesso ai servizi sanitari, allo standard di vita essenziale, ad un alloggio adeguato e all’accesso all’istruzione di tutti i minorenni in tutto il Paese”.
Molte le questioni da affrontare con urgenza per il nuovo Governo, a cominciare dal contrasto alla povertà minorile: secondo l’ISTAT nel 2018 i minorenni in condizioni di povertà assoluta erano 1.260.000 (il 12,6% della popolazione di riferimento). Altro tema prioritario quello della protezione dagli abusi e dalla violenza a danno delle persone di età minore, con particolare attenzione alla prevenzione degli stessi. Il Comitato ONU si rammarica che non sia stato istituito un sistema nazionale di raccolta, analisi e diffusione dei dati, e con esso un programma di ricerca sulla violenza e i maltrattamenti nei confronti delle persone di età minore.
Si è parlato inoltre della necessità di promuovere effettivamente la partecipazione attiva e l’ascolto delle persone di minore età, in attuazione del diritto riconosciuto dalla CRC.