È stato pubblicato, in occasione della giornata mondiale contro la tratta di esseri umani che si celebra oggi 30 luglio, il report di Save the Children “Piccoli schiavi invisibili”.

In particolare, quest’anno il documento si focalizza sugli effetti dell’emergenza sanitaria sulla stessa tratta; infatti, la pandemia di COVID-19 ha avuto ricadute significative: le reti criminali che gestiscono la tratta di esseri umani hanno riadattato i propri modelli di business e le ragazze sono state sempre più spinte a un passo dall’invisibilità nel nostro Paese.

Le misure di contenimento per il COVID-19 hanno determinato la sparizione delle ragazze dalle vie delle nostre città e l’incremento di altre modalità di sfruttamento. Le reti criminali non hanno subito battute di arresto e il controllo sulle ragazze, forzate a restare in luoghi chiusi, è aumentato.
Tale condizione ha ostacolato le possibilità di contatto con chi è in grado di aiutarle, come gli enti anti-tratta, affaticando, talvolta, il già lento percorso verso la fuoriuscita.

Per tutte le ragazze che erano già riuscite a emergere dalla condizione di sfruttamento, l’emergenza sanitaria ha invece provocato l’interruzione dei percorsi di autonomia, con ricadute tanto economiche, quanto emotive e psicologiche.

 

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