Il nuovo rapporto dell’UNESCO, UNICEF e Banca MondialeWhat have we learnt?” raccoglie ed analizza i risultati di un’indagine sugli interventi educativi di risposta al COVID-19, effettuati in 149 Stati tra giugno e ottobre 2020. I risultati del sondaggio evidenziano come il COVID-19 ha aumentato ancora di più le disparità tra i paesi.

Gli studenti dei paesi a reddito basso e medio-basso hanno già perso circa quattro mesi di scuola dall’inizio della pandemia, mentre i loro coetanei nei paesi ad alto reddito ne hanno perse in media sei settimane. Secondo i dati, la maggior parte dei paesi a basso o medio-basso reddito trova che la didattica a distanza non sia sufficientemente efficace da sostituire i giorni di scuola ufficiali. Tuttavia, la metà di questi paesi non ha le risorse sufficienti per riaprire le scuole in modo sicuro e solo il 40% ha richiesto agli insegnanti di proseguire la didattica a distanza anche durante la chiusura delle scuole, contro il 90% dei paesi a reddito alto. Dei 79 Paesi che hanno risposto alle domande relative a questioni di finanziamento, quasi il 40% dei paesi a reddito basso e medio-basso e medio prevede la riduzione della spesa per l’istruzione.

Nonostante il 90% dei paesi abbia offerto l’accesso a Internet a costi agevolati o gratuiti e il 60% abbia fornito ai genitori informazioni per aiutare i figli, ancora molto rimane da fare, soprattutto nei paesi più poveri. Cosi come ha ribadito Jaime Saavedra (Direttore globale per l’istruzione della Banca Mondiale), “il compito di rimettere in moto il processo di apprendimento è estremamente urgente”.

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