Il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha comunicato al Gruppo CRC “apprezzamento per il vostro impegno e per le iniziative che avete messo in atto a favore dei minorenni. Tutelare e salvaguardare in ogni modo e con ogni mezzo i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è la priorità di un paese civile e democratico”. Il Ministro Carfagna dopo aver ricordato le principali azioni delle Istituzioni italiane nella lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, contro la prostituzione minorile e la tratta di esseri umani ha espresso il suo convincimento rispetto al fatto che “con una rigorosissima normativa da una parte e azioni che puntino a rafforzare i meccanismi di protezione dell’infanzia dall’altra, con lo sforzo di tutti gli attori in campo, si possa costruire un’efficace piano per prevenire e contrastare abusi e crimini nei confronti di bambini e adolescenti. Ma questo sforzo deve andare oltre i nostri confini e guardare anche ai paesi ancora nel ‘medioevo dei diritti’, occorre adoperarsi per portare civiltà e democrazia anche lì, perché ogni bambino, in ogni parte del mondo, deve avere la possibilità di vivere un’infanzia e un’adolescenza serene senza essere privato della spensieratezza e del sorriso dei primi anni”.
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Anche il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha espresso il suo “sentito riconoscimento per l’attività svolta dal Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC)” e “prima di ricordare le iniziative intraprese dal Governo per implementare l’assistenza pediatrica sul territorio” tra cui il Piano Sanitario Nazionale relativo al triennio 2010-2012 (in corso di elaborazione), le Intese tra lo Stato e le Regione degli ultimi anni in riferimento alla «Realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2010» (l’ultimo adottato risale al 25 marzo) la realizzazione dell’opuscolo «Bambine e bambini del mondo: una guida per le famiglie», nonché il progetti sulla «Qualità delle cure ai neonati gravemente prematuri», il progetto di «Sensibilizzazione degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado in tema di violenza e abuso sui minori» ed il progetto «Guadagnare salute», ha puntualizzato che “poter accedere a cure sanitarie appropriate, in particolare alle cure primarie, a livello domiciliare o ambulatoriale, è essenziale in tutte le fasi della vita. Questo è particolarmente vero per l’età evolutiva: i bambini in salute diventeranno più facilmente adulti in salute, in grado contribuire alla creazione ed il mantenimento di una società equilibrata e produttiva. Inoltre sappiamo bene come la salute dei bambini sia strettamente legata al benessere psicofisico delle loro madri. Il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale in ambito materno-infantile si è infatti notevolmente ampliato passando, dalla prevenzione e cura delle malattie, alla tutela e cura dell’insieme bambino-famiglia, grazie ai notevoli miglioramenti nei servizi sanitari di base quali ad esempio la pediatria di libera scelta”.
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Il Sottosegretario con delega alle Politiche per la Famiglia, Carlo Giovanardi, ha dichiarato di aver colto l’opportunità offerta dall’anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dal Secondo Rapporto supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione, elaborato dal Gruppo CRC, “per riflettere sullo stato di attuazione delle azioni politiche portate avanti dal Governo italiano e per delineare le prospettive future”. Dopo aver espresso il suo “impegno a favorire la rapida conclusione dell’iter di approvazione” del Piano di Azione (Piano Nazionale Infanzia), ha ricordato che “nel Rapporto Supplementare si presta particolare attenzione al tema delle adozioni nazionali e internazionali, ponendo l’accento sulle procedure adottive difficili di minori italiani e stranieri quando si tratti di soggetti di età superiore a dodici anni o portatori di handicap” e che “nel 2009 644 minori su 3.964 complessivamente entrati in Italia avevano dai 10 ai 12 anni e oltre 157 oltre i 12 anni”; a riguardo ha voluto sottolineare il suo “impegno per il raggiungimento di uniformità a livello nazionale di interventi adeguati e garantiti per il sostegno delle famiglie nella fase post adottiva in collaborazione con Regioni ed Enti Locali”. Ha inoltre citato l’impegno del Governo “per la ratifica della Convenzione de L’Aja del 1996 concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di potestà genitoriali e di misure di protezione dei minori che mira, tra l’altro, a consentire il riconoscimento interstatuale della Kafala ” riferendo che “il confronto tra Amministrazioni è già stato avviato proficuamente e continuerà per individuare soluzioni tecnicamente adeguate che rafforzino i molti punti di contatto tra sistemi giuridici diversi, ma comunque sensibili alla tutela dell’infanzia, nelle sue varie forme”.
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Anche il Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ha fatto pervenire al Gruppo CRC un suo messaggio in cui ha ricordato che “l’anniversario della ratifica della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è una data molto importante nel calendario della scuola. Chi ha la responsabilità dell’istruzione e della formazione dei ragazzi deve anche tutelarli e difenderli, perché possano diventare adulti consapevoli dei propri diritti e doveri”. Per quanto riguarda gli impegni assunti dall’Italia con la ratifica della CRC ha affermato che “il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è costantemente impegnato in attività per educare gli studenti al rispetto di se stessi e del prossimo, in politiche che garantiscano loro l’integrazione e la sicurezza, all’interno ed all’esterno delle scuole. La scuola deve insegnare ai ragazzi la libertà di pensiero, l’importanza della salute, il rispetto per l’ambiente”. Il Ministro ha poi concluso affermando che “per questo il 27 maggio è una giornata fondamentale per il mondo dell’istruzione e desidero perciò ringraziare il Gruppo CRC per la sua azione di monitoraggio e controllo del rispetto della Convenzione ”.