Diminuiscono le risorse destinate alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, il 32,3% dei minori è a rischio povertà in Italia. Solo il 14% della popolazione sotto i tre anni risulta presa in carico da parte dei nidi a titolarità pubblica, mentre 29.309 minorenni sono fuori dalla propria famiglia di origine. Tre scuole su 4 non sono in regola con certificazioni.
Queste alcune delle criticità sollevate dalle 82 associazioni del Gruppo CRC nel 6° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.
«Con il 6° Rapporto CRC è stata effettuata un’attività di monitoraggio che fornisce una chiara fotografia sulle necessità e i problemi dell’infanzia nel nostro Paese, sull’attuazione o la violazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti presenti in Italia e le zone d’ombra che emergono sono numerose. Per contro si sta assistendo ad un progressivo abbattimento delle risorse e una carenza di attenzione per strumenti fondamentali per garantire un welfare a misura di bambini, come il Piano nazionale infanzia, che continua ad essere adottato in maniera discontinua o senza copertura finanziaria adeguata, o per organismi come l’Osservatorio nazionale per l’infanzia dell’adolescenza che ha concluso il suo mandato alla scadenza prevista, nel novembre 2012 e non è stato rinominato», così ha dichiarato Arianna Saulini – coordinatrice del Gruppo CRC – nel corso della Conferenza Stampa svoltasi stamattina per presentare il 6° Rapporto CRC.
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovanni ha aperto la Conferenza sottolineando quanto l’interazione tra i soggetti istituzionali, le associazioni e il Garante Nazionale sia importante per affrontare le problematiche che riguardano infanzia e adolescenza nel nostro Paese. Il Ministro ha focalizzato il suo intervento su 3 punti: importanza della gestione multilivello delle politiche per l’infanzia, l’essenzialità della raccolta dati e di informazioni per strutturare gli interventi e il sistema di monitoraggio permanente del mercato del lavoro. Impegno per maggiori risorse, in particolare per la tutela dei minori, perché riuscire a fare questo può produrre effetti a lungo termine e centralità dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nell’Agenda del Ministero, questi alcuni impegni presi oggi dal Ministro, oltre a ribadire l’importanza del coordinamento tra gli interlocutori istituzionali che si occupano di infanzia e adolescenza in Italia, impegnandosi come Ministero del lavoro e delle politiche sociali a coordinare le azioni rivolte alle persone di minore età.
Il Gruppo CRC ha chiesto al Ministro e al Garante di poter presentare in modo più dettagliato il 6° Rapporto CRC, chiedendo la disponibilità organizzare incontri ad hoc con una delegazione del Network.
Il Ministro e la Vice Ministro si sono resi disponibili ad approfondire i contenuti del Rapporto, così come il Garante nazionale che incontrerà il Gruppo CRC nei prossimi mesi.
Il Gruppo CRC chiede un impegno concreto al nuovo esecutivo ed al neo Parlamento affinchè, partendo da un monitoraggio delle risorse e delle azioni implementate, si agisca al più presto sulle aree di criticità segnalate nel Rapporto.