I “Patti Educativi di Comunità” sono una modalità di costruzione della “comunità locale” che si assume la responsabilità di essere “educante” e per questo capace di assumere i percorsi di crescita e educazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi come propria responsabilità. Individuando come priorità la cura e la presa in carico delle situazioni di maggior fragilità, lavorando per rimuovere le disuguaglianze e per prevenire e contrastare la povertà educativa.
I Patti si basano su un approccio partecipativo, cooperativo, solidale di tutta la società e, per questo si configurano come strumenti per siglare alleanze territoriali tra scuole, enti locali, soggetti del terzo settore e del civismo attivo centrate sulla pari dignità e sul reciproco riconoscimento di tutti gli attori coinvolti.
Il “Patto Educativo di Comunità” è uno strumento introdotto dal Ministero dell’Istruzione nello scorso mese di giugno per dare la possibilità ad enti locali, istituzioni, pubbliche e private, realtà del Terzo Settore e scuole di sottoscrivere specifici accordi, rafforzando così non solo l’alleanza scuola-famiglia, ma anche quella tra la scuola e tutta la comunità locale, che in questo modo diventa pienamente “educante”.
Su tale premessa è stata sviluppata la proposta di Save The Children e Dedalus, insieme a 10 istituti scolastici, a 17 realtà territoriali, l’ASL NA 1 centro (distretto 26, 28 e Open Point/ufficio socio-sanitario) e all’Assessorato alla scuola e all’istruzione del Comune di Napoli, per quattro tra quartieri e municipalità del capoluogo campano: Pianura, Chiaiano, Rione Luzzatti e San Lorenzo-Vicaria -Vasto. La rete territoriale che si è attivata nel patto ha deciso di mobilitarsi per aiutare la scuola, e soprattutto le bambine e i bambini e le ragazze e i ragazzi, a superare compatti le difficoltà che prima con il lockdown, poi con le nuove misure restrittive a causa della pandemia, hanno colpito studenti, genitori e insegnanti.
L’obiettivo del Patto Educativo di Comunità che si sta mettendo in atto a Napoli è contrastare e prevenire i fenomeni della povertà educativa, dell’abbandono scolastico e del fallimento formativo, e allo stesso tempo valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze e tutte le risorse del territorio. In questo modo, il Patto diventa un vero e proprio luogo dove attivare un processo che rafforza e valorizza la scuola pubblica, prendersi cura delle situazioni di maggior fragilità, prevenire l’abbandono, garantire supporto psico-sociale a giovani e famiglie, favorire il protagonismo giovanile.
Concretamente il Patto prevede attività di confronto e programmazione costante con le scuole, docenti e famiglie, per la co-progettazione e la co-gestione di attività tese a sostenere le studentesse e gli studenti più fragili, attraverso interventi di supporto allo studio e all’apprendimento; l’apertura di spazi attrezzati per poter seguire la DAD dedicati agli alunni che per condizione personale rischiano di non potervi accedere in modo adeguato; in accordo con le scuole l’organizzazione della co-presenza di educatori e docenti nelle piattaforme utilizzate per la didattica a distanza. Saranno attivati inoltre numerosi percorsi laboratoriali su: competenze digitali, cittadinanza e partecipazione, radio, arte, teatro, cinema. Il metodo della co-progettazione partecipata, un metodo basato su un rapporto di pari dignità di tutti gli attori pubblici e privati coinvolti, mira a garantire un sistema organizzativo funzionale centrato sul riconoscimento e la valorizzazione delle competenze e delle funzioni dei singoli soggetti coinvolti.
Il Patto inoltre prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli alunni e delle alunne della platea scolastica, in forme e modalità che ogni scuola potrà stabilire in maniera autonoma, all’interno di un processo di protagonismo degli studenti contribuendo a migliorare la partecipazione degli stessi alla vita della comunità scolastica attraverso percorsi di consultazione.
Con l’adesione al Patto ciascun soggetto si impegna a mettere a disposizione delle scuole coinvolte delle opportunità educative che vengono offerte a titolo gratuito o nell’ambito di progetti già finanziati, quindi senza oneri in capo alle scuole o alle famiglie. Le attività saranno realizzate sotto la guida e in stretto coordinamento con le direzioni scolastiche coinvolte, in modo da rispondere alle reali esigenze rilevate nel rapporto con gli studenti.
A cura di Andrea Morniroli Coop Dedalus e Raffaela Milano Save the Children Italia
Per maggiori informazioni SCARICA IL PATTO EDUCATIVO DI COMUNITÀ