La Rete EducAzioni sottolinea la necessità di un piano di sostegno educativo a fronte della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi per la prima infanzia nelle zone rosse, e della discrezionalità lasciata ai presidenti di regione nelle altre zone.

La pandemia sta creando una voragine nella disuguaglianza sociale del Paese a partire dalle giovani generazioni. L’indagine Istat sull’integrazione di alunne e alunni con disabilità nella scuola statale e non statale, a cui hanno risposto le scuole nell’anno scolastico 2019/20, ha evidenziato come, nonostante gli sforzi delle istituzioni scolastiche, dei docenti e delle famiglie, l’8% di tutte le bambine/i e ragazze/i delle scuole di ogni ordine e grado è rimasto escluso da una qualsiasi forma di didattica a distanza e non ha preso parte alle video-lezioni con il gruppo classe. La quota sale al 23% tra le/gli alunne/i con disabilità. Poco, e spesso nulla, vi è stato per le bambine/i frequentanti i nidi e le scuole dell’infanzia.

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Comunicato-stampa-educAzioni