Nel corso delle scorse settimane numerose associazioni, coalizioni ed enti quali l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza hanno posto all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il tema della tutela dei minori afghani.

La situazione nel Paese era e resta drammatica: secondo l’UNICEF circa 10 milioni di bambini in Afghanistan hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere, un numero stimato di 4,2 milioni di bambini non vanno a scuola, fra cui oltre 2,2 milioni di bambine. Circa 435.000 bambini e donne sono sfollati interni. (per approfondimenti clicca qui ).

Secondo i dati riportati da Save the Children l’Afghanistan già prima dell’attuale crisi era il secondo paese del mondo con il più alto numero di persone colpite dall’emergenza fame, 2 milioni di bambini soffrono di malnutrizione, a giugno è stato dichiarato lo stato di siccità, per la seconda volta in quattro anni, e si stima che entro l’anno la metà di tutti i bambini sotto i cinque anni soffrirà di malnutrizione. (Per approfondimenti clicca qui ).

Nell’ultimo rapporto del Segretario Generale dell’Onu sui bambini e il conflitto armato in Afghanistan (maggio 2021) le Nazioni Unite hanno verificato 3.061 gravi violazioni contro 2.863 bambini, hanno verificato il reclutamento e l’uso di 196 ragazzi, hanno verificato l’uccisione (760) e la menomazione (1.859) di 2.619 bambini. Inoltre è stato verificato un totale di 152 attacchi a scuole (62) ed ospedali (90).

Dall’Afghanistan con l’operazione di evacuazione umanitaria ‘Aquila Omnia’ sono state traferite in Italia 5011 persone, di cui 4890 afgani (2145 uomini, 1345 donne, 1400 bambini). (Per approfondimenti leggi l’ Audizione presso le Commissioni congiunte Affari esteri e Difesa di Camera e Senato del Generale L. Portolano, Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), sulla crisi in Afghanistan e sui possibili scenari successivi  )

A fronte di questa situazione e dati sconcertanti non possiamo che condividere le preoccupazioni ed istanze sollevate dal Tavolo Minori Migranti*, che nella posizione resa pubblica e condivisa con le istituzioni italiane, evidenzia anche come “Nessuno dei bambini nati e vissuti in Afghanistan ha conosciuto altro che il conflitto, tutti hanno vissuto con la certezza che gli esplosivi o le bombe potessero colpirli in qualsiasi momento. Ciò che rimane dopo vent’anni, è una generazione di bambini e bambine le cui vite sono state distrutte dalla miseria e dalla guerra.”

Al fianco dell’attenzione per i minori giunti in Italia con le evacuazioni, non possiamo permetterci di dimenticare le migliaia di bambini, bambine e adolescenti ancora nel paese o bloccati nel limbo della rotta migratoria verso Occidente, in Turchia, in Grecia, sulla rotta balcanica e alle nostre frontiere nord, spesso vittime di respingimenti a catena, di violenza diretta e assistita, di sfruttamento, abusi e traffico di esseri umani.

In quanto realtà attive per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e dei diritti dei migranti riunite nel Tavolo Minori Migranti, e sulla base dell’esperienza maturata con le nostra attività sul campo e con la nostra conoscenza e vicinanza, da molti anni, ai minori afgani in arrivo in Italia, vogliamo dunque richiamare l’attenzione su questi tre aspetti:

1) La necessità di garantire un’accoglienza con i più alti standard qualitativi per le famiglie con bambini e i minori non accompagnati giunti con le evacuazioni e, analogamente, per quelli arrivati o in arrivo – ora, e presumibilmente in misura maggiore in futuro – attraverso i canali informali, tra cui minori e famiglie in transito dalle frontiere terrestri a nord dell’Italia.

2) L’urgenza di organizzare trasferimenti sicuri e legali fuori dal paese per i bambini e le bambine che si trovano attualmente in Afghanistan in condizione di rischio e di vulnerabilità e di favorire canali legali interni all’EU, tra cui meccanismi di relocation, per le famiglie e i minori già evacuati;

3) La necessità di garantire protezione e assistenza umanitaria ai bambini e alle bambine rimaste nel paese attraverso il supporto e il finanziamento degli interventi a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e dei diritti umani.”

 

Il Gruppo CRC condivide quindi la necessità di garantire un’accoglienza adeguata ai minori che sono stati accolti in Italia ma anche di non dimenticarsi di quanti sono rimasti nel Paese o sono in fuga lungo la rotta, garantendo loro l’accesso a tutti diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

 

A cura del Coordinamento del Gruppo CRC

 

*Il Tavolo Minori Migranti è un network di organizzazioni attive per l’attuazione della L.47/2017 sulla protezione dei minori non accompagnati e più in generale per la tutela dei minori migranti. E’ coordinato da Save the Children Italia e composto da: Ai.Bi., Amnesty International Italia, ASGI, Caritas Italiana, Centro Astalli, CeSPI, Consiglio Italiano per i Rifugiati – CIR, CISMAI, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA, Defence for Children International Italia, Emergency, INTERSOS, Oxfam Italia, Salesiani per il Sociale, SOS Villaggi dei Bambini, Terre des Hommes.

 

Link di approfondimento:

 

Le raccomandazioni del tavolo Minori Migranti per la protezione e l’accoglienza dei minori afghani

 

Profughi afghani, l’Autorità garante chiede informazioni sui minorenni accolti in Italia

 

Rapporto annuale del Segretario Generale dell’ONU sui minorenni e conflitti armati