Il 27 maggio del 1991 l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) con la Legge n. 176 1991 assumendo l’obbligo di uniformarsi alle disposizioni in essa contenute.
La CRC – adottata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 – è la convenzione che ha modificato l’approccio al mondo dell’infanzia e l’adolescenza anche nel nostro Paese riconoscendo per la prima volta questi ultimi non soltanto come oggetti di tutela e assistenza, ma come soggetti di diritto, e quindi titolari di diritti in prima persona.
Con la ratifica della Convenzione l’Italia ha assunto anche l’impegno di riportare periodicamente al Comitato ONU sullo stato di attuazione all’interno del proprio Paese. Nel 1995 l’Italia ha presentato il suo primo Rapporto periodico all’organismo delle Nazioni Unite, che ha poi reso pubbliche le proprie osservazioni.
A 24 anni dalla ratifica l’Italia non ha garantito ancora una completa attuazione dei diritti e dei principi enunciati e persistono forti criticità nonostante alcuni passi avanti nell’assicurare l’attuazione della CRC in Italia.
A distanza di 20 anni dalla adozione della legge 451/1997 e della legge 285/1997, due leggi storiche per la promozione dei diritti dell’infanzia, occorre prendere atto che quel sistema organico di politiche per l’infanzia non è mai andato completamente a regime, anzi l’evoluzione normativa e la prassi hanno progressivamente svuotato tale impianto di contenuti e finanziamenti senza che fosse ripensato un nuovo assetto per le politiche per l’infanzia.
Come ogni anno il Gruppo CRC ha realizzato un Rapporto di monitoraggio sull’implementazione della Convenzione e dei suoi Protocolli Opzionali, che approfondisce differenti questioni riguardanti la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia in Italia ed è frutto del lavoro condiviso e congiunto delle associazioni del Network.
L’8° Rapporto CRC sarà lanciato a Roma il 17 giugno 2015 durante una conferenza stampa alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti.
In tale occasione, il Gruppo CRC porterà all’attenzione delle istituzioni e della società civile le proprie raccomandazioni, fornendo alle istituzioni indicazioni concrete e attuabili per risolvere le criticità che ostacolano il pieno esercizio dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.
A cura del Coordinamento del Gruppo CRC