A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, una generazione di bambini e bambine ucraini ha vissuto 12 mesi di violenza, paura, perdita e tragedia. Non c’è un solo aspetto della loro breve vita su cui il conflitto non abbia avuto un impatto. 438 piccoli sono stati uccisi e 854 feriti. Circa 3,4 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria nel paese.

La guerra sta avendo un impatto devastante anche sulla salute mentale e sul benessere dei bambini. Si stima che 1,5 milioni di loro siano a rischio di depressione, ansia, disordini da stress post traumatico e altre patologie mentali, con implicazioni ed effetti potenzialmente a lungo termine.

Ad aggravare ulteriormente il problema, la guerra ha interrotto l’istruzione per oltre 5 milioni di bambini, negando loro il senso di stabilità, sicurezza, normalità e speranza che le aule danno. L’accesso limitato alle scuole è avvenuto dopo 2 anni di apprendimento perso a causa della pandemia da COVID-19 e dopo oltre 8 anni di istruzione interrotta per i bambini che vivono in Ucraina orientale. Inoltre, 2 bambini ucraini rifugiati su 3 non sono attualmente iscritti al sistema scolastico del paese ospitante, così come oltre 2.300 scuole primarie e secondarie sono state distrutte o danneggiate.

L’accesso di bambini e famiglie ai servizi di base è stato devastato. Ci sono notizie di oltre 1.000 strutture sanitarie danneggiate o distrutte da bombardamenti o attacchi aerei; questi attacchi hanno ucciso e causato ferite serie ai pazienti, compresi bambini, al personale medico e hanno ristretto l’accesso alle cure. Migliaia di bambini in fuga dal conflitto in tutto il paese non hanno ricevuto vaccini vitali per essere protetti da polio, morbillo, difterite e altre malattie che minacciano la loro vita.

La crisi economica, con un vasto numero di famiglie che riportano una significativa perdita di reddito, insieme alla crisi energetica innescata dalla guerra, sta devastando il benessere dei bambini e delle famiglie. La situazione è particolarmente grave per i 5,9 milioni di persone attualmente sfollati in Ucraina a cui vengono negati un ambiente sicuro e protetto.

Questi non sono solo numeri: i bambini e le bambine dell’Ucraina hanno sopportato 365 giorni di violenza, traumi, perdite, distruzione e sfollamento da quando la guerra si è intensificata nel febbraio 2022. I 7,8 milioni di bambini del paese sono stati privati di 365 giorni di giochi, ricordi, istruzione e tempo con amici e familiari.

Questo significa 365 giorni in cui i bambini hanno trascorso i loro compleanni rannicchiati nei rifugi antiatomici anziché che a casa con i loro affetti. 365 giorni in cui i bambini hanno dovuto adattarsi a una vita in altri paesi piuttosto che giocare con i loro amici nel parco sotto casa. 365 giorni in cui i bambini hanno incontrato i compagni e gli insegnanti attraverso uno schermo, invece che in un’aula scolastica sicura e riscaldata. 365 giorni in cui i bambini hanno sperato che la vita sarebbe presto ‘ritornata alla normalità’.

Mentre ci avviciniamo al termine di un anno, i bambini ucraini si sono resi conto che il mondo è instabile, imprevedibile e può essere un posto terribile. La perdita di un senso di sicurezza di base ha un effetto catastrofico sul loro apprendimento e sullo sviluppo emotivo e sociale.

Sebbene i bambini e le famiglie ucraine abbiano dimostrato un’enorme capacità di recupero, le ferite psicologiche di questa guerra potrebbero infatti segnarli per tutta la vita. A un anno dall’inizio della guerra, i bambini continuano ad affrontare la paura, l’ansia e il dolore associati alla perdita dei propri cari, alla separazione dalla famiglia, allo sfollamento forzato dalle proprie case, all’isolamento e al completo sconvolgimento della propria infanzia. Le ferite mentali della guerra possono ripercuotersi sui bambini fino all’età adulta. Per evitare una generazione di bambini segnati dalla guerra, occorre dare priorità alla loro salute mentale e ai loro bisogni psicosociali.

Questa guerra ha già privato i bambini ucraini di un anno della loro vita. È inaccettabile che il conflitto li privi anche del loro futuro. I bambini ucraini hanno bisogno di pace e noi dobbiamo aiutarli a riprendersi e a ricostruire le loro vite.

 

 

A cura di Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia

 

 

Per approfondimenti:

Si veda il paragrafo del 12° Rapporto CRC: “Minorenni in fuga da situazioni di conflitto: l’emergenza Ucraina”