Giovedì 12 dicembre 2024, presso la sala del Parlamentino della sede dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Gruppo CRC ha presentato la terza edizione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione 2024”.
Questo Rapporto, definito anche ‘regionale’, viene redatto con cadenza triennale (la prima edizione è del 2018 e la seconda del 2021), e si affianca all’analisi narrativa presentata nei Rapporti di aggiornamento annuali sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, proponendo una panoramica dei principali dati disponibili sull’infanzia e l’adolescenza disaggregati a livello regionale, raccolti da fonti istituzionali, tramite l’aggiornamento di più di 160 indicatori.
Sono stati individuati sette raggruppamenti tematici e per ognuno di essi è stato individuato un set di indicatori che rappresentano i principali dati ad oggi disponibili a livello regionale, in alcuni casi anche inediti in quanto sono stati disaggregati su base regionale proprio ai fini della pubblicazione, grazie alla collaborazione di ISTAT e delle principali amministrazioni.
Emerge in modo chiaro, anche da questa terza edizione del Rapporto, che le persone di minore età si trovano oggi a crescere in un Paese caratterizzato da importanti disuguaglianze territoriali, che non possono più essere semplificate solamente con la storica e cronicizzata differenza tra il Nord e il Sud del Paese, ma abbracciano tutte le regioni al cui interno si rilevano disparità anche rispetto ai servizi afferenti all’infanzia e adolescenza.
La fotografia che emerge dalla lettura dei dati contenuti nel Rapporto regionale preoccupa e soprattutto mette in evidenza come in questi ultimi tre anni in molti degli indicatori considerati la situazione non sia migliorata. Tutte le regioni hanno un tasso di natalità in diminuzione e la popolazione minorile è in calo a livello nazionale e in tutte le regioni senza eccezioni; il dato sulla povertà relativa delle persone di minore età è cresciuto a livello nazionale ed è aumentato in ben 10 regioni, mentre diminuisce la percentuale di ragazze e ragazzi che nel tempo libero praticano sport. È invece in aumento a livello nazionale il numero di posti nei servizi socio-educativi per la prima infanzia per 100 bambini di 0-2 anni, è in calo la percentuale degli Early school leavers, così come è in calo la mortalità infantile, ma in tutti in questi casi permangono sempre troppe differenze su base regionale.
Ad arricchire il quadro presentato dai dati raccolti nel Rapporto, si sono susseguiti i preziosi interventi della Dott.ssa Carla Garlatti, Autorità Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza, Luca Bianchi, Direttore Generale della SVIMEZ, Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore. A seguire, Adriana Bizzarri di Cittadinanzattiva, Rita Campi dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” e Francesca Imbimbo, del CISMAI, in qualità di rappresentanti delle associazioni parte del Gruppo CRC, hanno analizzato alcune delle tematiche presenti nello studio. Sono poi intervenute da remoto l’On. Michela Vittoria Brambilla e la Sen. Simona Flavia Malpezzi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.
La presentazione del Rapporto regionale si pone come un momento di dialogo sinergico e costruttivo nell’ottica di sviluppare riflessioni e politiche territoriali che pongano al centro i diritti delle persone di minore età.
Alcune delle associazioni parte del Gruppo CRC insieme all’Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza