Che cosa sanno gli adolescenti della guerra? Come si informano e quali sono le loro emozioni di fronte alle immagini che giungono dal fronte dei conflitti armati? E pensano di poter fare qualcosa per mantenere e costruire la pace?  Sulla base di queste e di molte altre domande è costruita la consultazione pubblica su guerra e conflitti appena lanciata dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Il questionario, rivolto a ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni, esplora il modo in cui i giovani percepiscono la guerra e il loro rapporto con la violenza, la paura, l’idea di responsabilità. Ampio spazio è dedicato anche ai conflitti quotidiani in famiglia, a scuola, tra pari e online: la consultazione indaga infatti il modo in cui vengono gestite le contrapposizioni, quali emozioni suscitano e se esistono esperienze di mediazione. Un’intera sezione è riservata all’informazione: gli adolescenti cercano notizie sulle guerre in corso? E dove le trovano? Quali canali privilegiano per un approfondimento? Infine: pensano di poter contribuire alla pace, e in quale modo?

La stesura del questionario è stata curata dagli uffici dell’Autorità garante con il contributo della Consulta delle ragazze e dei ragazzi, organismo composto da adolescenti tra i 13 e i 17 anni, che ha partecipato all’elaborazione dei contenuti utilizzando un linguaggio vicino e comprensibile ai coetanei. I ragazzi hanno potuto approfondire l’argomento con il contributo del dottor Diego Miscioscia, psicoterapeuta della Fondazione Minotauro ed esperto in promozione dei processi di pace.

Scopo dell’iniziativa è dare voce ai giovani anche al fine di offrire alle istituzioni elementi di riflessione e approfondimento. La consultazione resterà attiva fino al prossimo 19 dicembre sul sito iopartecipo.garanteinfanzia.org.