La delega al Governo prevede il varo del reddito di inclusione (Rei), la misura nazionale che prenderà il posto del Sia

E’ legge la nuova misura nazionale di contrasto alla povertà, approvata in Senato il 9 marzo scorso.(Legge 15 marzo 2017, n. 33 ).
La delega al Governo prevede il varo del reddito di inclusione (Rei), la misura nazionale che prenderà il posto del Sia (sostegno per l’inclusione attiva sotto forma di carta prepagata) che ha come primi beneficiari le famiglie con minori in condizione di povertà assoluta. A fine 2017 il Rei dovrebbe arrivare a una prima platea di 400mila famiglie e avrà un valore simile al Sia, fino a un massimo di 400 euro al mese. L’accesso al Rei sarà un aiuto condizionato alla prova dei mezzi (serve un Isee non superiore ai 3mila euro associato a un livello di reddito effettivo disponibile che sarà fissato nel decreto legislativo), un aiuto che scatterà solo con l’adesione del capofamiglia a un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa predisposta dall’ente locale.

La seconda delega riguarda il riordino delle prestazioni di natura assistenziale finalizzate al contrasto della povertà (con eccezione delle prestazioni rivolte alla fascia di popolazione anziana non più in età lavorativa, per le prestazioni a sostegno della genitorialità e quelle legate alla condizione di disabilità e invalidità).
Infine, la terza delega mira all’introduzione di nuovi interventi per rafforzare i servizi sociali e garantire su tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni.