Con l’entrata in vigore della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) la titolarità dei diritti civili e delle libertà fondamentali viene espressamente riconosciuta anche alle persone di minore età. Di conseguenza, la promozione, il rispetto e la tutela di tali diritti, che fino a quel momento erano considerate azioni da intraprendere su base volontaria, divengono doveri individuali e collettivi.

Nelle Linee Guida per il monitoraggio della CRC il Comitato ONU individua nel raggruppamento “diritti civili e libertà”:

  • il diritto al nome e nazionalità ( 7 CRC);
  • il diritto alla conservazione della propria identità ( 8 CRC);
  • i diritti alla libertà di espressione ( 13 CRC), pensiero coscienza e religione (art. 14 CRC), associazione (art. 15 CRC);
  • il diritto alla protezione della privacy ( 16 CRC);
  • il diritto all’accesso ad un’informazione appropriata ( 17 CRC);
  • il diritto a non essere sottoposto a tortura o trattamenti o punizioni crudeli, inumane e degradanti ( 37 lett. a) CRC).

Il Gruppo CRC ha iniziato il monitoraggio con riferimento all’attuazione degli artt. 13, 17 e 37 lett. a) CRC, rispettivamente nelle sezioni “Minori e nuovi media” e “Tortura”. Alla luce delle Osservazioni Conclusive del 2011, nel 5° Rapporto CRC 2011-2012 sono state introdotte e approfondite tre nuove tematiche “Diritto alla registrazione e di cittadinanza”, “Punizioni fisiche contro i bambini” e “Mutilazioni genitali femminili”.

Approfondimento:

Per saperne di più, consulta la pubblicazione del Gruppo CRC, Monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – Guida pratica per il Terzo Settore.