Mercoledì 28 febbraio il Gruppo CRC è stato audito presso la Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza.

A rappresentare il Network una delegazione composta da Arianna Saulini per il Coordinamento del Gruppo CRC, Giorgio Tamburlini del Centro per la Salute del Bambino e Loredana Barra di Uisp.

L’audizione è stata l’occasione per presentare il 13° Rapporto CRC ai componenti della Commissione infanzia e mettere in evidenza come si tratti di un lavoro di analisi condivisa, scritto da quasi 180 professionisti delle associazioni aderenti al Network.

La presentazione del 13° Rapporto CRC, pubblicato in occasione del 20 novembre 2023 nel corso di un evento online dal titolo “I diritti mancati di una generazione sospesa tra sogni e incertezze”, era stata costruita con l’intento, sia di mettere in luce la capacità di analisi del Network espressa attraverso i rapporti annuali, sia di valorizzare e ascoltare la voce “dal campo” di coloro che ogni giorno, da differenti contesti e territori, lavorano con e per i ragazzi e le ragazze, per assicurare un futuro che sia all’altezza dei loro sogni e che sappia supportarli nelle loro incertezze.

Tale approccio è stato riproposto anche in sede di audizione, nel corso della quale si è evidenziato come l’osservazione di diversi dati rivela che le ragazze e i ragazzi vivono un malessere diffuso che si esprime in diversi modi, ma l’analisi ci permette anche di evidenziare che la realtà in cui si trovano a vivere è complessa e che anche gli adulti faticano ad affrontarla e a dare risposte adeguate alle esigenze di questa generazione.

Per questo è stata richiamata l’attenzione della Commissione nell’esigenza di superare i singoli settori e fare uno sforzo per guardare al benessere complessivo delle ragazze e dei ragazzi e lavorare per mettere in sinergia quelli che sono i servizi socioeducativi e sanitari, fin dalla primissima infanzia.

È stato inoltre evidenziato che i bisogni delle giovani e dei giovani presentano caratteristiche simili in tutto il territorio nazionale sottolineando che quello che cambia sono le risposte dei singoli territori, con conseguenze gravi perché impattano sulla possibilità per alcuni bambini e bambine di accedere ad opportunità educative che potrebbero consentire di disegnare il proprio futuro in maniera diversa. Ragazze e ragazzi sono una ricchezza infinita di cui noi abbiamo bisogno anche per comprendere e pianificare risposte adeguate. È forte, in molti di loro, la voglia e il desiderio di impegnarsi personalmente e collettivamente per affrontare le sfide della loro epoca. Sta a noi adulti mettere a sistema dei luoghi di ascolto e confronto, non estemporanei e promuovere il protagonismo delle ragazze e dei ragazzi. Sarebbe auspicabile che anche la Commissione infanzia avesse l’opportunità di ascoltare la loro voce quando realizza indagini come questa.

La delegazione si è poi soffermata sulla fondamentale importanza dell’investimento nei primi anni, nei servizi educativi ma anche e soprattutto in servizi di supporto alle famiglie, alle loro competenze genitoriali, alle possibilità di avere spazi e luoghi dove incontrarsi, ricevere supporto da personale formato, ricordando che la genitorialità responsiva è stata identificata come uno dei pilastri per lo sviluppo di un cittadino responsabile.

È stato inoltre rimarcato, nel corso dell’audizione, il ruolo fondamentale dello sport per bambine, bambini e adolescenti, quale strumento di riscatto sociale per combattere la povertà educativa, poiché sostiene e sviluppa quelle competenze che servono per la vita e riveste un’importanza fondamentale nell’ambito dell’apprendimento informale, incoraggiando la partecipazione giovanile e promuovendo la coesione sociale.

Per ascoltare l’audizione del Gruppo CRC, clicca qui.