Il Fondo sociale europeo (FSE) è il principale strumento finanziario dell’Unione europea (UE) per promuovere l’occupazione negli Stati membri e promuovere una maggiore coesione economica e sociale. La spesa del FSE rappresenta circa il 10% del bilancio totale del l’UE.

Il FSE fa parte dei Fondi strutturali dell’UE, strumenti finanziari di ridistribuzione che contribuiscono a migliorare la coesione in Europa, concentrando i contributi nelle regioni meno sviluppate.

Il FSE+, che è stato proposto per la prima volta dalla Commissione europea nel 2018 nell’ambito del pacchetto legislativo 2021-2027 sulla politica di coesione, sosterrà gli Stati membri nell’affrontare la crisi causata dalla pandemia COVID-19 e nel raggiungere elevati livelli di occupazione, un’equa protezione sociale e una forza lavoro qualificata e resiliente pronta per la transizione verso un’economia verde e digitale.

Il fondo contribuirà a finanziare l’attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali, un insieme di 20 principi e diritti fondamentali in ambito sociale, attraverso azioni nel settore dell’occupazione, dell’istruzione e delle competenze e dell’inclusione sociale. Fornirà inoltre agli Stati membri le risorse necessarie per la ripresa delle nostre società ed economie dopo la crisi dovute al Covid19 sottolineando il valore e le esigenze dei giovani, poiché includerà un requisito più ambizioso per investire nei giovani e affrontare la povertà minorile, come proposto dalla Commissione.

Con una dotazione finanziaria totale di quasi 88 miliardi di EUR, il FSE+ sarà destinato, tra l’altro a:

  • Investire nei giovani che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi socio-economica a seguito dell’epidemia di coronavirus. Gli Stati membri che sono al di sopra del tasso medio UE di giovani “NEET” (cioè che non frequentano una scuola, un corso di formazione e non hanno un lavoro) dovrebbero dedicare almeno il 12,5% delle loro risorse FSE+ per aiutarli a trovare una qualifica o un lavoro di buona qualità.
  • Investire nei minori che hanno sofferto subito gli effetti della crisi. Gli Stati membri con un livello di povertà minorile superiore alla media UE dovrebbero utilizzare almeno il 5% delle loro risorse FSE+ per affrontare il fenomeno. A seguito dell’accordo politico, il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno approvare formalmente il regolamento FSE+ per la sua entrata in vigore. I lavori proseguiranno quindi a livello tecnico per mettere a punto il testo integrale del regolamento.

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