Un nuovo sondaggio Unicef, lanciato in collaborazione con il Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla Violenza contro i Bambini, svela che oltre un terzo dei giovani è vittima di bullismo online e che 1 su 5 ha saltato la scuola a causa del cyberbullismo e della violenza.

Il sondaggio, effettuato attraverso la piattaforma di coinvolgimento dei giovani U-Report su un campione di 170.000 ragazzi tra i 13 e i 24 anni in 30 paesi diversi del mondo, ha rivelato inoltre che il cyberbullismo non è una problematica dei soli paesi ad alto reddito bensì coinvolge anche paesi a basso reddito. Tre quarti degli adolescenti hanno dichiarato che i social network, fra cui Facebook, Instagram, Snapchat e Twitter, sono i luoghi in cui si verifica più comunemente il bullismo online e circa il 39% ha dichiarato di sapere che esistono gruppi privati online all’interno della comunità scolastica in cui i bambini condividono informazioni sui loro coetanei a scopo di bullismo.

I giovani partecipanti hanno identificato nei governi, nelle società di internet e negli stessi giovani, i responsabili per porre fine alla violenza online. “Uno dei messaggi chiave che emerge chiaramente dalle loro opinioni è la necessità di coinvolgimento e collaborazione”, ha dichiarato Najat Maalla Mjid, Rappresentante Speciale sulla violenza contro i bambini, “Questa impresa ci unisce tutti, e dobbiamo condividere le responsabilità collaborando”. Nell’anno del 30esimo anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, UNICEF lancia la richiesta di un’azione che coinvolga istituzioni, famiglie, scuole e società informatiche, al fine di contrastare il problema, soprattutto attraverso la prevenzione, e assicurare così che i diritti dei bambini siano in prima linea nella sicurezza digitale e nelle politiche di protezione.

Per approfondire, si veda il seguente link:

UNICEF (4 settembre 2019), Cyberbullismo, oltre un terzo dei giovani vittima di bullismo