Secondo il 77% degli adulti, Internet non è sicuro per le persone di minore età

Sono disponibili i risultati della ricerca svoltasi in otto Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, in cui si è cercato l’orientamento del pubblico sulla questione della ePrivacy e della protezione online delle persone di minore età. La ricerca è stata svolta da ECPAT International, la più grande rete internazionale di organizzazioni impegnate nella lotta contro ogni forma di sfruttamento sessuale dei minori, ed evidenzia che “il pubblico europeo vuole che sia intrapresa un’azione legislativa per proteggere la sicurezza dei minori online”, ad esempio attraverso l’adozione di strumenti automatizzati sempre attivi e obbligatori per le piattaforme online.

Per quanto riguarda l’Italia, i risultati emersi indicano che più del 70% delle persone intervistate ritengono che Internet non sia sicuro per le persone di minore età e che “consentire agli strumenti tecnologici automatizzati di scansionare e individuare immagini di sfruttamento e violenza sessuale sui minori, abbia uguale o maggiore importanza rispetto alla tutela della propria privacy online”. Alla luce di queste considerazioni, il 75% delle persone intervistate in Italia sostiene i piani dell’UE per introdurre “una nuova normativa in materia di individuazione da parte delle imprese private di materiale riguardante sfruttamento e violenza sessuale minorile”, superando la media europea del 68%.

 

Per maggiori informazioni, leggi il Comunicato Stampa ECPAT Italia.