In occasione dell’anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Gruppo CRC pubblica un documento dal titolo “Educazione all’affettività e alla sessualità: perché è importante introdurre la Comprehensive Sexuality Education nelle scuole italiane” presentato nel corso di un evento online organizzato all’interno della cornice del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS.

Il Gruppo CRC sostiene la necessità di introdurre l’educazione all’affettività e alla sessualità nei curricula scolastici fin dalla scuola dell’infanzia, secondo quanto indicato dalle Linee guida UNESCO e dagli standard OMS, che ben evidenziano come per promuovere una cultura all’affettività e alla sessualità sia necessario adottare un approccio trasversale e comprensivo, che consideri ogni sfera dell’esistenza e che sia affrontata fin dall’infanzia come un percorso di affiancamento alla crescita adattato ad ogni età in maniera corrispondente allo sviluppo delle capacità. Come rivela l’analisi contenuta nel documento, nonostante a livello italiano nel corso degli anni ci siano state diverse proposte legislative, e nonostante le raccomandazioni in tal senso da parte dell’Unione europea, ad oggi nelle scuole le attività educative sono disomogenee e lasciate all’iniziativa e buona volontà di dirigenti scolastici ed insegnanti che decidono di proporre incontri e formazioni sulla parità di genere, sull’affettività e sulla sessualità consapevole.

Con Educazione all’affettività e alla sessualità il Gruppo CRC si riferisce al concetto di Comprehensive Sexuality Education (CSE) promosso dalle Linee guida UNESCO “International technical guidance on sexuality education” e cioè “un processo basato su un curriculum di insegnamento e apprendimento che integri gli aspetti cognitivi, emotivi, fisici e sociali della sessualità. Mira a fornire ai bambini e ai giovani conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori che consentiranno loro di: realizzare la propria salute, benessere e dignità; sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose; considerare come le loro scelte influenzino il proprio benessere e quello degli altri; comprendere e garantire la protezione dei loro diritti per tutta la vita”.

Educare all’affettività e alla sessualità significa decostruire pregiudizi, stereotipi e ruoli, fortemente radicati nella società e nel pensiero comune, che inconsciamente tendono a perpetrare le disuguaglianze e la violenza di genere, e promuovere una cultura trasversale per affrontare i principi che costituiscono la base dell’affetto e dell’affettività.

Le associazioni del Gruppo CRC raccomandano al Parlamento di approvare una legge che preveda l’inserimento dell’educazione all’affettività e alla sessualità rispettosa delle caratteristiche per età secondo quanto indicato dalle Linee guida UNESCO e dagli standard OMS, e quindi come un processo di apprendimento continuo al rispetto, al consenso, alla conoscenza e consapevolezza, allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso di sé e gli altri, all’interno del percorso curricolare fin dalla scuola dell’infanzia. Inoltre, raccomandano al Ministero dell’Istruzione e del Merito e al Ministero della Salute di approvare in tempi brevi e pubblicare le “Linee di indirizzo nazionali per l’educazione all’affettività, alla sessualità e alla salute riproduttiva nelle scuole”.

Per consultare il documento clicca qui.

L’evento di presentazione sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Gruppo CRC alle ore 15.00 del 27 maggio.

 

A cura del Coordinamento del Gruppo CRC

 

 

Le seguenti Reti e Alleanze supportano le raccomandazioni del documento:

Alleanza per l’Infanzia

Educare alle Differenze

Rete EducAzioni

Unione degli Studenti

Rete degli Studenti Medi

 

Il documento ha inoltre ricevuto il supporto di:

Centro studi sul genere e l’educazione – CSGE, presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Centro di Women’s Studies “Milly Villa”, Università della Calabria

CIRSDe – Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere, Università di Torino

Università Politecnica delle Marche – UNIVPM