Diritti di bambini e ragazzi: a 30 anni dalla ratifica e dopo il Covid – 19

30° ANNIVERSARIO DALLA RATIFICA DELLA CRC

 

A trent’anni dalla ratifica in Italia della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SOS Villaggi dei Bambini ne ricorda l’importanza, ribadendo il suo impegno al fianco di bambini e ragazzi per permettere loro di crescere con il sostegno necessario ad affrontare le tante sfide che gli si presentano durante tutte le fasi della propria vita, fino a diventare adulti indipendenti e autonomi.

Un messaggio che acquisisce ancora più valore dopo la crisi sanitaria che molto spesso ha messo in discussione, se non negato, i loro diritti fondamentali.

La Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia, a cui l’Italia ha aderito il 27 maggio 1991, ha l‘obiettivo di riconoscere i bambini e i ragazzi prima di tutto come persone con proprie competenze e opinioni. Oltre a questo principio la Convenzione si fonda sul principio di non discriminazione, su quello di superiore interesse e di diritto alla vita. SOS Villaggi dei Bambini lavora ogni giorno al fianco di bambini e ragazzi in ogni fase della propria crescita, fino al difficile passaggio dall’adolescenza all’indipendenza.

L’Organizzazione opera secondo le Linee Guida ONU in materia di accoglienza fuori dalla famiglia d’origine e si impegna costantemente nell’accompagnare i giovani in uscita da percorsi di accoglienza nei Villaggi SOS, attraverso progetti personalizzati e finalizzati all’autonomia e all’integrazione sociale. Inoltre, SOS Villaggi dei Bambini cura la formazione degli operatori dei servizi sociali, degli educatori, degli psicologi e in generale di tutti coloro che giocano un ruolo nel mondo dei minorenni privi di cure familiari o a rischio di perderle, al fine di introdurre nel loro lavoro quotidiano, un approccio basato sui diritti dell’infanzia e sulla capacità di comunicare gli stessi diritti ai bambini e ai ragazzi.

 

 

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