Imparare con i bambini

Dall’istruzione di qualità alla “educazione di qualità”. L’importanza della comunità educante.

 

Intervengono:
Enrico Giovannini, Portavoce Asvis; Marco Rossi-Doria, Vicepresidente Con i Bambini; Giovanna Dessì, Associazione Casa Emmaus per il progetto “I giardini possibili”; Massimo Marino, Presidente APS Sacro Cuore per il progetto “RiGenerAzioni”, Maria Teresa Tancredi, preside dell’I.C. Dante Alighieri di Sapri, per il progetto Movi-Menti (Menti, Corpi, Comunità in movimento). Conclude Stefano Buffagni, Viceministro allo Sviluppo economico e Presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Modera Sara De Carli, giornalista Vita.

Dal 2016, Con i Bambini seleziona progetti che offrono opportunità di crescita a centinaia di bambini e ragazzi in tutta Italia. Quasi mezzo milione di minori raggiunti con oltre 350 iniziative sostenute grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si pongono l’obiettivo di fare luce sul futuro dei più piccoli, migliorando l’offerta educativa attraverso percorsi che coinvolgono l’intera “comunità educante” nella crescita e formazione di ogni individuo.
Partendo da queste buone prassi e con la consapevolezza delle evoluzioni imposte dall’emergenza sanitaria oltre che dalle criticità strutturali, l’incontro sarà un’occasione per riflettere sulla necessità di un passaggio da un’istruzione di qualità, dimensione prettamente scolastica, ad un’educazione di qualità, che non si esaurisce con la scuola ma include tutta la comunità educante: organizzazioni di terzo settore, enti pubblici e privati, famiglie, gli stessi ragazzi.

La povertà educativa minorile interessa ancora troppi bambini e ragazzi nel Paese. È un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sanitario, familiare e abitativo, della disponibilità o meno di spazi accessibili, dell’assenza di servizi di cura e tutela dell’infanzia: non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma è povertà di relazioni, isolamento, cattiva alimentazione e scarsa cura della salute, carenza di servizi, di opportunità educative e di apprendimento non formale. La povertà educativa investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo. La povertà educativa minorile incide, di fatto, sul futuro del Paese e riguarda dunque anche la dimensione più generale dello sviluppo.
Ecco perché è necessario porre attenzione al tema della povertà educativa, mettere al centro il minore e promuovere il valore della comunità educante. In questa fase di ripartenza, è auspicabile bilanciare l’attenzione dall’hardware (banchi e spazi, per esempio) al software che serve affinché nessun bambino rimanga indietro, e dunque alle persone, alle relazioni e alle opportunità necessarie. Il titolo “Imparare con i bambini”, che rimanda ad un concetto di circolarità del processo di apprendimento, è anche un invito a volgere lo sguardo sull’attuale situazione sociale.

L’incontro sarà trasmesso in streaming sul sito di Con i bambini.

Programma 9 ottobre_Imparare con i bambini