Ripensare l’educazione negli spazi sociali

Le difficoltà date dalle attuali condizioni ci spingono al di fuori dei classici contesti di attuazione di attività e laboratori dedicati a bambini e adolescenti, aprendo così le porte a una riflessione più ampia verso il contesto esterno e le sue risorse.
In questo percorso vogliamo scoprire, insieme, come comunità educanti, che la città, il territorio e l’ambiente naturale, possono costituire meravigliosi con-testi nei quali coinvolgere bambini e adolescenti in processi partecipati di conoscenza.
Lo spazio sociale organizza l’esperienza e fonde i molteplici percorsi di conoscenza all’interno della quotidianità.
Sempre più, nelle nostre città, gli spazi si separano, i muri divengono invalicabili, come se lo spazio sociale fosse diventato un multipiano senza scale e le condizioni sociali fossero i passpartout capaci di collocare ognuno al posto previsto. I servizi sociali, educativi e sanitari, rischiano di rafforzare questo tipo di socialità disponendo i propri spazi e la propria esperienza in modo separato, non pubblico, non visibile e condivisibile. Centri anziani, centri di aggregazione giovanile, scuole, uffici, si rilevano luoghi meno permeabili dei punti commerciali che si trasformano facilmente in luoghi di aggregazione. Pochi gli spazi di connessione, deputati a costituire le condizioni dell’incontro. Strade pensate per essere percorse il più velocemente possibile, per portare da un posto all’altro, adatte a chi ha una meta. Giardini che cambiano profilo a seconda degli orari, de giorno e della notte. Senso di pericolo che si affaccia nell’esperienza dell’inconsueto.
Tutta la nostra vita è contraddistinta dal cambiamento, non c’è un’età che permane in un tempo dato, ma la velocità del nostro cambiamento rallenta con il crescere e tendiamo a creare condizioni di stabilità intorno a noi, congruenti con la definizione del nostro essere psichico e sociale. Ci collochiamo così all’interno del multipiano e la nostra visuale si accorcia sempre più fino a stentare nel cogliere ciò che è diverso da sé, si vede il simile e ci si rapporta sempre più esclusivamente con esso. La fase di pandemia ha accentuato il carattere multipiano della nostra organizzazione sociale e l’incontro con l’altro tende a divenire sempre più minaccioso.
Lo spazio virtuale non cambia di segno ed esaspera ancor di più la separatezza dei percorsi. Ci si colloca dove si può essere collocati, in cerchie ristrette che rafforzano un modo di vedere e di conoscere rendendo sempre più distante, inconoscibile e inaccessibile, lo schema dell’altro.
Ci chiediamo come si cresce in un contesto siffatto, e come noi che abbiamo responsabilità educative possiamo aprire varchi, ricostituire ponti, scale, ballatoi, corridoi, nei quali sia possibile l’incontro con ciò che non ci somiglia troppo, affinché ci sia possibile ritrovare il desiderio dell’imprevisto e riaprire la possibilità di entrare in una relazione vera, profonda e capace di rimetterci in discussione con l’infanzia e l’adolescenza, come età della vita che ci appartengono e la cui presenza ci indica la strada. Una strada da percorrere, sulla quale potersi fermare, sulla quale sia possibile un incontro imprevisto, ma che offra anche la sicurezza di poter cercare quello di cui si ha bisogno, l’altro, nelle sue infinite e straordinarie accezioni, spesso difficili da gestire ma che ci soccorrono dalla disperazione della solitudine.

Per partecipare al percorso di formazione gratuito “Ripensare l’educazione negli spazi sociali” è necessario iscriversi a questo link: https://forms.gle/FUfn2dt71HKq8eQn6

Gli incontri saranno condotti secondo una metodologia interattiva anche attraverso la condivisione di materiali e di esperienze, a volte precedente agli incontri. Per condividere materiali ed esperienze saranno utilizzati i social media dei progetti. Gli incontri saranno realizzati on line attraverso l’utilizzo della piattaforma GoToMeeting. Il link di accesso a ciascun incontro sarà inviato il giorno precedente ogni appuntamento a quanti compileranno il modulo di iscrizione. L’indirizzo di accesso all’incontro on line sarà inoltre disponibile ogni volta dalle pagine Facebook dei Progetti Tutti a scuola e Radici di Comunità.

Qui il programma completo del percorso formativo.