Ogni bambino ha il diritto di vivere e crescere in un ambiente dignitoso e stimolante per la propria crescita ma, nel nostro Paese, i pochi bambini che nascono vivono spesso in quartieri inospitali, dove gli spazi di crescita sono carenti.

Il nuovo  Rapporto di Save the Children – pubblicato in occasione del lancio della campagna  QUI VIVO  – analizza quindi alcuni dati riguardanti le disuguaglianze in tre fondamentali spazi di crescita per i minorennila casa, la scuola e lo spazio pubblico – e presenta alcuni dati relativi alle disuguaglianze interne alle aree metropolitane.

La casa, in quanto principale spazio di crescita dei minori, rappresenta un diritto fondamentale. Eppure, i minori senza fissa dimora nel nostro Paese sono ben 12.793 e il 39,1% dei minori vive in abitazioni sovraffollate. Il problema abitativo, poi, non riguarda solo la quantità di spazio disponibile, ma anche la sua qualità. In Italia, il 9,2% delle coppie con almeno un figlio minore vive in abitazioni con tetti, soffitti, finestre o pavimenti danneggiati; il 13,7% abita in case con alti tassi di umidità nelle pareti, nei pavimenti, nei soffitti o nelle fondamenta; mentre il 5,4% vive in abitazioni dove la luminosità è scarsa.

Quando sono fuori casa, bambine, bambini e adolescenti trascorrono buona parte del loro tempo a scuola, e quindi questo ambiente svolge un ruolo rilevante nella crescita e nello sviluppo educativo, psico-fisico ed emotivo dei bambini e delle bambine. I dati relativi all’offerta scolastica, però, evidenziano notevoli carenze nella presenza di strutture e spazi adeguati all’apprendimento e alla crescita sociale, fisica ed emotiva dei minori.

Anche gli spazi pubblici sono essenziali per il benessere fisico e per lo sviluppo sociale ed emotivo dei minori. Per questo dovrebbero essere luoghi sicuri di incontro e di gioco, dove bambine, bambini e adolescenti possano svolgere attività all’aria aperta, interagire con i loro coetanei ed esplorare il tessuto sociale della comunità. Ma anche lo spazio pubblico presenta diverse carenze e spesso gli spazi, anche quando presenti e fruibili, sono luoghi inaccessibili o inadatti.

Al seguente link è disponibile l’approfondimento completo ed il Rapporto di Save the Children.