Il 13 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto (DPR 191/22) che modifica il Regolamento di attuazione del Testo Unico Immigrazione (DPR 394/99), adeguandolo alle disposizioni della Legge 47/2017 (Legge Zampa) sulla protezione dei minori non accompagnati. È un’importante novità, attesa da tempo, che ha ricadute concrete per il percorso dei minori non accompagnati e dei neomaggiorenni, in quanto interviene a chiarire aspetti procedurali cruciali per l’attuazione della Legge nella parte relativa ai permessi di soggiorno.

La Legge 47 prevedeva la necessità di modificare il DPR 394 entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore: l’iter di approvazione è stato molto più lungo, e ha incluso due passaggi in Consiglio dei Ministri da parte dei precedenti Governi.

Il Tavolo Minori Migranti, network coordinato da Save the Children e composto dalle principali Organizzazioni che hanno promosso la L. 47/2017 e lavorano congiuntamente per la sua piena attuazione, ha condotto sin dai mesi successivi all’entrata in vigore della Legge un intenso lavoro di advocacy affinché il testo di questo decreto venisse approvato con modifiche positive per i minori e i neomaggiorenni, dapprima attraverso un dialogo con il Ministero dell’Interno e poi agendo per richiederne a diversi livelli l’approvazione in Consiglio dei Ministri.

Il Regolamento di attuazione del Testo Unico, ora modificato dal DPR 191/22, contiene importanti regole applicative delle norme sull’immigrazione che guidano, tra le altre cose, l’operato delle Questure riguardo alle tipologie dei permessi di soggiorno, ai presupposti e alle modalità del rilascio, ai rinnovi. La parte relativa ai minori non accompagnati e ai neomaggiorenni era rimasta ferma al testo ante-Legge 47 ed ora è stata aggiornata dal decreto. Le modifiche apportate al testo sono significative e concrete, perché si traducono in una serie di misure più favorevoli per i minori stranieri non accompagnati relativamente al permesso di soggiorno, a partire dalla richiesta di rilascio: con la modifica al DPR 394 i minori non accompagnati vengono infatti inseriti tra le categorie che non devono presentare il passaporto o documento equipollente per richiedere il rilascio del permesso di soggiorno (per minore età o motivi familiari). Viene così sancita a livello regolamentare una prassi affermata in passato con Circolare, ma rispetto alla quale non erano mancate incertezze ed eccezioni, con un impatto negativo sullo status legale dei minori coinvolti. La durata del permesso di soggiorno per minore età, inoltre, è stata estesa e copre ora tutto il periodo fino al compimento della maggiore età.

Viene inoltre chiarita e disciplinata la possibilità di svolgere attività lavorativa autonoma o subordinata (o formativa, finalizzata al lavoro) per i minori non accompagnati con permesso per minore età o per motivi familiari – chiaramente nel rispetto della normativa sul lavoro minorile.

Altro punto importante: la legge 47/2017 ha introdotto la possibilità, per il minore non accompagnato, di ottenere l’affidamento ai servizi sociali anche dopo il compimento della maggiore età, per favorire il buon esito del percorso di inserimento sociale precedentemente iniziato. Con il decreto viene definito il permesso di soggiorno (“per integrazione”) e vengono disciplinate le modalità del suo rilascio: sarà necessario un decreto motivato del Tribunale per i Minorenni. Altra novità particolarmente significativa è l’introduzione della possibilità, per il MSNA a cui venisse negata la protezione internazionale al compimento della maggiore età, di fare richiesta per la conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio, lavoro o esigenze sanitarie anche oltre la maggiore età.

Pur non mancando aspetti del testo meno soddisfacenti e da approfondire (in particolare relativamente alla documentazione richiesta per la conversione del permesso al compimento dei 18 anni, ossia “copia del passaporto o dell’attestato di identità rilasciato o convalidato dalla rappresentanza diplomatico-consolare del Paese di origine”), nel complesso l’approvazione del DPR 191/22 è certamente una buona notizia.

Per una valutazione che possa dirsi completa sarà necessario attenderne l’entrata in vigore il 28 dicembre e l’applicazione nei mesi successivi, così da poter valutarne gli effetti a livello sostanziale, a partire dalle voci di chi opera sul campo e degli stessi minori.

A cura di Save the Children Italia

Per approfondimenti si veda anche la sezione del sito dedicata a “Minori stranieri non accompagnati