Un contributo dal Coordinamento Nazionale PIDIDA
A cura di Juri Pertichini – Arciragazzi
Sul tema della partecipazione dei minorenni il dibattito, le idee, gli strumenti si sono progressivamente affinati negli anni, anche se a livello italiano tutto questo rimane sullo sfondo, non diventa “sistema” nell’ambito dei contesti educativi, amministrativi, formativi (non solo dei minorenni stessi ma soprattutto di chi è impegnato nell’educazione, nell’amministrazione, nella produzione e analisi di leggi e norme). In particolare, il ritardo della situazione italiana riguarda l’organizzazione di processi non estemporanei di “concreta” considerazione di bambini e ragazzi nelle scelte che li riguardano – direttamente e indirettamente – come recita l’art. 12 della CRC.
Rimandando per approfondimenti, all’argomento specifico della partecipazione dei vari rapporti, nel 2015 una iniziativa di carattere nazionale ha provato a fare un passo in avanti, grazie alla collaborazione fra il Coordinamento per I Diritti dell’Infanzia e Dell’Adolescenza PIDIDA e l’Autorità Nazionale Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza; l’iniziativa specifica è stata coordinata da Arciragazzi Nazionale in raccordo con Unicef Nazionale che assicura il Segretariato del PIDIDA e con l’apporto dei PIDIDA Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Piemonte e Sicilia.
Nell’ambito del progetto pluriennale del PIDIDA “Partecipare, Infinito Presente”, nel corso dell’anno sono stati raccolti TUTTI gli elaborati realizzati direttamente dai bambini e dai ragazzi in 15 anni di lavoro del PIDIDA, a livello sia regionale che nazionale ed è stato sintetizzato un documento unitario sul tema della partecipazione che “parte” direttamente dalle istanze, idee, richieste e proposte dei minorenni stessi.
Il documento, dal titolo “proposte dei bambini e dei ragazzi per promuovere la partecipazione”, è stato l’esito finale di numerose azioni con i bambini e i ragazzi stessi ed è stato presentato in un incontro pubblico promosso dal Garante, con l’apporto diretto di un gruppo di ragazzi/e di 6 Regioni d’Italia, lo scorso 26 Novembre 2015.
Il documento propone istanze, idee e proposte sulla partecipazione dei bambini e dei ragazzi nei seguenti ambiti:
• comuni e amministrazioni locali
• scuola
• famiglia
• associazioni e situazioni aggregative
• comunità di accoglienza e minori fuori famiglia
• inoltre, le istanze e i punti ricorrenti sono stati raccolti in un capitolo “generale”
Ciascuna delle 6 aree di cui sopra è stata elaborata secondo una metodologia desunta da un modello proposto dal Consiglio d’Europa, l’RMSOS, laddove “R” (Rights) sono i diritti che entrano in gioco nei processi partecipativi, “M” (Means) gli strumenti per attuare la partecipazione, “S” gli spazi in cui la partecipazione si esplica, “O” le opportunità da cogliere e la “S” finale il supporto che viene chiesto agli adulti.
La sintesi realizzata nel 2015 costituisce una proposta che vuole essere “operativa” per implementare il diritto alla partecipazione e all’ascolto ed è ad un tempo il coronamento di un percorso pluriennale del Coordinamento PIDIDA e il primo passo per nuove progettualità che si svilupperanno in futuro, nell’ambito di una collaborazione con l’Autorità Nazionale garante per l’infanzia che è stata sottoscritta fino al 2017.
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