Nel 2024, il 26,7% di bambine, bambini, ragazzi e ragazze di età inferiore ai 16 anni (circa 2 milioni e 68mila minorenni) viveva in famiglie a rischio di povertà o esclusione sociale, a fronte del 23,1% calcolato sul complesso della popolazione residente in Italia (circa 13 milioni e 525mila persone). È quanto emerge dalla recente nota dell’Istat Le condizioni di vita dei minori di 16 anni – Anno 2024, con la quale l’Istituto nazionale di statistica ha diffuso l’aggiornamento degli indicatori sulle condizioni di vita degli under 16, frutto di un approfondimento di analisi condotto nel 2024 nell’ambito dell’Indagine annuale su Reddito e condizioni di vita, oltre ai dati sulla trasmissione intergenerazionale degli svantaggi nei paesi dell’Ue, raccolti nell’edizione 2023 della stessa indagine.

Secondo quanto evidenziato dai dati, nel 2024 la quota di minorenni a rischio di povertà o esclusione sociale diminuisce di 3 punti percentuali (soprattutto nel Nord), rispetto al 2021Diminuisce anche l’incidenza della deprivazione materiale e sociale riferita in maniera specifica ai minorenni, che, tuttavia, appare più severa perché aumenta la quota di chi presenta più segnali (il 51,6% presenta almeno sei segnali, rispetto al 36,2% del 2021).

La nota conferma la presenza di divari territoriali nel nostro Paese: la situazione dei minorenni risulta più disagiata nel Mezzogiorno (43,6%, era 45,7% nel 2021); nel Nord la quota degli under 16 a rischio di povertà o esclusione sociale si ferma al 14,3%, registrando una forte contrazione nel triennio (era 20,5% nel 2021), mentre nel Centro l’indicatore è pari al 26,2% in aumento rispetto al 2021 (23,4%).

Altri dati rivelano che il rischio di povertà o esclusione sociale aumenta anche al crescere del numero di under 16 presenti in famiglia: per i minorenni che vivono con i genitori, l’indicatore è pari al 18,1% se non ci sono fratelli o sorelle e sale al 26,2% se ne è presente almeno uno o una. Se invece il minorenne vive con un solo genitore, il rischio di povertà o esclusione sociale si attesta al 38,3% in assenza di fratelli o sorelle e aumenta al 53,3% nel caso ve ne sia almeno uno o una.

I bambini e i ragazzi stranieri sono a rischio di povertà o esclusione sociale nel 43,6% dei casi, valore superiore di oltre 20 punti percentuali a quello dei coetanei con cittadinanza italiana (23,5%).

Le difficoltà economiche delle famiglie con componenti di età inferiore ai 16 anni – generalmente nella prima fase del ciclo di vita – sono spesso legate al pagamento di un mutuo per l’abitazione di proprietà (lo paga il 22,7%, quota più che doppia rispetto a quella rilevata sul totale delle famiglie, pari a 10,2%) o al pagamento di un affitto (23,6% contro 18,4%).

Si può consultare la nota sul sito dell’Istat.