Rischio di povertà più elevato tra i minori.
Nel 2010, 115 milioni di persone, vale a dire il 23,4% della popolazione dell’Unione Europea, erano a rischio di povertà o di esclusione sociale, il 27% di questi erano bambini e ragazzi.
L’8 febbraio 2012 sono stati pubblicati i risultati dello studio Eurostat Statistics in Focus 9/12 svolto da Eurostat sulla povertà e l’esclusione sociale.
Bulgaria (42%), Romania (41%), Lettonia (38%), Lituania (33%) Ungheria (30%), i Paesi con un più alto tasso di povertà e di esclusione sociale. Tra i più bassi, si registrano Repubblica Ceca (14%), Svezia e Olanda (entrambe al 15%), Austria, Finlandia e Lussemburgo (17%) [Cfr. Nota 1].
I bambini sono maggiormente a rischio di povertà o di esclusione sociale rispetto al resto della popolazione. Nei 27 paesi dell’Unione Europa nel 2010, il 27% dei bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni sono stati colpiti da almeno una delle tre forme di povertà o di esclusione sociale, rispetto al 23% della popolazione in età lavorativa (18-64) e del 20% degli anziani (65 anni).
Le maggiori differenze tra il rischio di povertà dei bambini e quello della popolazione totale sono state osservate in Ungheria, Romania, Regno Unito e Lussemburgo. La situazione è relativamente migliore per i bambini rispetto agli adulti in Danimarca, Slovenia, Finlandia e Svezia. In questi ultimi, la percentuale di bambini che vivevano in una famiglia a rischio di povertà o di esclusione sociale variava dal 14-15%, mentre in Lettonia, Bulgaria e Romania si va oltre il 40%. [Cfr. Nota 1].
Secondo lo Studio, sono 3 i principali fattori che influenzano la povertà infantile:
la situazione lavorativa dei genitori
la composizione del nucleo familiare
l’efficacia degli interventi sociali (sostegno al reddito e fornitura di servizi abitativi).
I bambini sono risultati essere i più colpiti in 20 Stati europei. In Italia nel 2010 erano a rischio povertà 28,9% bambini e ragazzi, contro il 24,7% della popolazione attiva e 20,3% dei pensionati
Diventa sempre più forte la necessità di predisporre degli standard minimi a livello nazionale per il contrasto alla povertà minorile, così come ribadito dal Gruppo CRC nel Secondo Rapporto Supplementare, già nel 2009.
Note:
Nota 1: comunicato stampa di Eurostat
Per ulteriori approfondimenti, si veda anche:
Salute e assistenza. Standard di vita. La condizione dei bambini e degli adolescenti poveri
Povertà infantile: a rischio 20 milioni di minori in Europa
Verso il 2010: Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale