Nelle città italiane vivono circa 96mila senza tetto e senza fissa dimora, di cui quasi 13mila sono minori con meno di 18 anni. Nel caso dei minorenni si tratta soprattutto di persone senza fissa dimora, mentre appare più contenuto il fenomeno dei senza tetto, nonostante il disagio abitativo risulti tra gli ambiti più complicati in termini di reperimento di dati affidabili.

Va poi considerato che l’insieme dei “senza casa” non esaurisce la totalità del disagio abitativo. Non comprende infatti le famiglie che vivono in abitazioni sovraffollate, fatiscenti o a rischio morosità. Così come quelle che abitano in campi attrezzati, in insediamenti abitativi tollerati o spontanei (oggetto di un’altra rilevazione, secondo cui nel 2021 sarebbero 15.759 persone di cui circa 5.500 minori).

Inoltre, dietro numeri apparentemente limitati se confrontati con la popolazione complessiva – i 9,3 milioni di residenti con meno di 18 anni in Italia nello stesso anno – vi sono situazioni drammatiche.

Come quella di tanti minori stranieri non accompagnati, che si trovano in Italia privi della tutela genitoriale. O di giovani senza tetto che per diversi motivi vivono in condizioni di fragilità abitativa, spesso lontano dalla famiglia.

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