Lo scorso 22 gennaio è stato presentato il quarto rapporto Le povertà in Toscana, a cura dell’Osservatorio Sociale Regionale e della Regione Toscana. La pubblicazione, dopo un’analisi quantitativa della povertà a livello regionale, analizza la platea dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza e gli effetti dei Patti per il Lavoro nel periodo pre Covid-19.

Il Rapporto 2020 sottolinea la crescita della povertà: quasi 82.000 famiglie toscane si trovano in povertà assoluta, un dato ben superiore ai livelli precedenti alla recessione del 2009; la povertà assoluta tra le famiglie potrebbe crescere di 0,4 punti percentuali in Italia e 0,3 in Toscana dopo la pandemia. Un altro fatto allarmante è la crescita del numero di minori presi in carico dai servizi sociali territoriali e l’incidenza di stranieri: al 2019 sono 25.870, di cui 16.342 italiani (63%) e 9.528 stranieri (37%) con una quota rilevante di minori non accompagnati.

Riguardo alle disuguaglianze e povertà tra i minorenni, il Centro regionale Infanzia e Adolescenza (regione Toscana e Istituto degli Innocenti) presenta dati assolutamente utili del monitoraggio annuale al 31 dicembre 2019. Tra le misure di prevenzione del rischio si trovano quelle relative agli interventi a carattere diurno: l’affidamento part-time, l’accoglienza in struttura semiresidenziale, gli interventi di sostegno socio-educativo scolastico e gli interventi di sostegno socio-educativo territoriale. Secondo i dati del Centro regionale, al 31 dicembre 2019 in Toscana si contano 247 minorenni in affidamento part-time con un’incidenza di stranieri del 43%, e 1.022 minorenni accolti in struttura semiresidenziale, in forte crescita rispetto all’anno precedente (+25%) e con un’incidenza di stranieri ancora molto alta che supera il 30% (34% contro il 31% del 2018).

Il sostegno socio-educativo scolastico passa dai 2.567 minori coinvolti nel 2017 ai 3.198 del 2019 per un aumento percentuale del 25% con un’incidenza degli stranieri che rimane costantemente al 23%. Il sostegno socio-educativo territoriale è invece in diminuzione e tra il 2017 e il 2019 passa da 2.911 minori coinvolti a 2.391 per una diminuzione percentuale del 18%. Diminuisce in questo caso anche l’incidenza degli stranieri che nel 2019 scende di poco sotto al 30%.

Infine, nell’analisi di marginalità e povertà non si possono escludere i dati relativi ai minori che vivono fuori della famiglia di origine. Secondo i dati del Centro regionale, 1854 minori vivono attualmente fuori dalla famiglia di origine: 1.095 in affidamento familiare e 759 in struttura residenziale.

Sul sito dell’Osservatorio è inoltre possibile scaricare le slide dell’evento di presentazione.

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