Per quanto riguarda il coordinamento delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, il Gruppo CRC ha evidenziato nei suoi Rapporti di monitoraggio la complessità del sistema di governance, in termini sia di processi decisionali che di coerenza delle strategie condivise. Risulta infatti evidente la frammentazione delle competenze suddivise in un numero notevole di enti e Ministeri con differenti ambiti di intervento in materia minorile. Così come sottolineato dal Gruppo CRC, nelle raccomandazioni rivolte al Governo Italiano il Comitato ONU richiede il coordinamento e la definizione delle responsabilità delle istituzioni interessate ad ogni livello, assicurando altresì la disponibilità di tutte le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per implementare politiche riguardanti i diritti dei minori che siano complete, coerenti e uniformi a livello nazionale, regionale e locale.

Leggi l’analisi e le raccomandazioni del Gruppo CRC sul coordinamento a livello istituzionale e tra istituzioni e ONG in ciascun Rapporto di aggiornamento:

Glossario:

Osservatorio nazionale sull’infanzia e l’adolescenza: l’Osservatorio è stato istituito con Legge 451/1997 ed è un organismo di coordinamento fra Amministrazioni Centrali, Regioni, Enti Locali, Associazioni, Ordini professionali e Organizzazioni non governative che si occupano di infanzia. Ogni due anni predispone il Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (Piano Nazionale Infanzia), ha inoltre il compito di redigere ogni 5 anni lo schema del rapporto del Governo all’ONU sull’applicazione della CRC.

Commissione parlamentare per l’infanzia: La Commissione è stata istituita con Legge 451/1997 ed ha compiti di indirizzo e di controllo sull’attuazione degli accordi internazionali e della legislazione relativi ai diritti ed allo sviluppo dei soggetti in età evolutiva. Riferisce alle Camere, con cadenza almeno annuale, i risultati della propria attività e formula osservazioni e proposte sugli effetti, sui limiti e sull’eventuale necessità’ di adeguamento della legislazione vigente, in particolare per assicurarne la rispondenza alla normativa dell’Unione europea ed in riferimento ai diritti previsti dalla CRC.
La Commissione è tra gli interlocutori istituzionali di riferimento del Gruppo CRC. Il Rapporto CRC viene di regola presentato alla Commissione nel corso di un audizione parlamentare.

Per saperne di più: CHI SIAMO – attività principali del Gruppo CRC

Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU): il Comitato è stato istituito con Decreto Ministeriale 519/1978 e riordinato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 maggio 2007. Si occupa del coordinamento dell’attività governativa in materia di promozione e tutela dei diritti dell’uomo. L’attività del Comitato consiste nella preparazione, attuata mediante la raccolta di informazioni presso i vari ministeri, dei rapporti periodici sulle misure adottate a livello nazionale in applicazione delle convenzioni internazionali di cui l’Italia è parte, tra cui anche la CRC.

Tra i componenti del CIDU vi sono: il Ministero dell’interno, il Ministero della giustizia, il Ministero della difesa, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il Ministero della pubblica istruzione, l’Istituto nazionale di statistica, il Comando generale dell’Arma dei carabinieri, il Comitato italiano per l’Unicef.

Si veda inoltre il seguente paragrafo:

Il Piano Nazionale Infanzia