L’articolo 24 CRC prevede «il diritto del minore ad avere il miglior stato di salute possibile» e che «tutti i gruppi della società, in particolare i genitori e i minori, ricevano informazioni (…) sui vantaggi dell’allattamento al seno».

Nelle ultime Osservazioni Conclusive, pubblicate nell’ottobre 2011, al punto 49 il Comitato ONU esprime preoccupazione in merito al basso tasso di allattamento materno esclusivo per i primi sei mesi e alla prassi di somministrare ai bambini alimenti complementari dall’età di quattro mesi. Il Comitato nutre, inoltre, preoccupazione in merito alla commercializzazione non regolamentata di alimenti per l’infanzia, per i bambini e per gli adolescenti e alle inadeguatezze nel monitoraggio della commercializzazione dei sostituti del latte materno.

Al punto 50, il Comitato ONU raccomanda all’Italia di prendere provvedimenti per migliorare le prassi dell’allattamento materno esclusivo per i primi sei mesi, attraverso misure di sensibilizzazione che includano campagne, informazioni e formazione per i funzionari governativi competenti e in particolare per il personale che opera nei reparti di maternità e per i genitori. Il Comitato raccomanda, inoltre, che l’Italia rafforzi il monitoraggio delle norme di commercializzazione esistenti correlate agli alimenti per i bambini e le norme correlate alla commercializzazione dei sostituti del latte materno, inclusi biberon e tettarelle, e garantisca il monitoraggio periodico di tali norme e l’azione nei confronti di coloro che violano il codice.

Il Gruppo CRC a partire dal 2° Rapporto CRC ha monitorato la situazione relativa alla diffusione della conoscenza dell’importanza dell’allattamento al seno e nel 4° Rapporto CRC l’analisi è stata ampliata ai diritti di bambini e adolescenti ad un’alimentazione sana ed i rischi dell’alimentazione industriale.

Leggi l’analisi e le raccomandazioni del Gruppo CRC sull’alimentazione, in particolare nella prima infanzia, in ciascun Rapporto di aggiornamento: