Il 9 aprile 2025, per la prima volta in Italia, si è celebrata la Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori, istituita in attuazione della Legge 4 luglio 2024, n. 104, con l’obiettivo di sensibilizzare e implementare quanto sancito dall’Articolo 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che riconosce a bambine, bambini e adolescenti il diritto ad essere ascoltati e ad avere un ruolo attivo e partecipe nelle scelte che li riguardano direttamente. In occasione di questa giornata è stato organizzato un evento promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Sport e Salute, Agenzia Italiana per la Gioventù, ed è stata realizzata una campagna di comunicazione rivolta a tutte le cittadine e i cittadini.
Il diritto alla partecipazione delle persone di minore età, sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha seguito finora un percorso di attuazione disomogeneo sul territorio: a partire dalla Legge 285/1997, infatti, si è avviata una fase di grande fermento, in cui si è investito in varie progettualità che ponevano bambine, bambini, ragazze e ragazzi al centro dell’agenda con uno sguardo che li considerava non solo destinatari di politiche, ma bensì soggetti attivi e partecipi. Tuttavia, negli anni successivi, il tema della partecipazione ha subito vicende alterne nel corso delle quali è emersa una mancata attuazione di processi di partecipazione significativi con un divario consistente tra la teoria e la pratica, con prassi fragili e spesso incomplete.
Per invertire questa tendenza, un intervento concreto volto a promuovere l’ascolto dei minorenni si è avuto con la costituzione, nel febbraio del 2023 da parte dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA), del Consiglio Nazionale dei Ragazzi e delle Ragazze (CNRR), composto da 50 ragazze e ragazzi tra i 13 e i 17 anni provenienti da diverse regioni italiane e da diverse esperienze con il compito di portare la voce di ragazze e ragazzi su diverse tematiche ritenute da loro rilevanti e/o sollecitate dall’Autorità Garante. L’AGIA ha anche pubblicato, a settembre 2024, due documenti intitolati rispettivamente: “Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi. Pratiche e strategie” ovvero un documento di studio e di proposta e la “Guida alla partecipazione attiva di ragazze e ragazzi”, un manuale per rendere più facile ai minorenni partecipare e diventare protagonisti del proprio percorso di vita. Entrambi i documenti sono stati realizzati in stretta collaborazione con la Consulta delle Associazioni dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Il percorso di reale esigibilità del diritto alla partecipazione resta però una sfida aperta e ogni iniziativa che concorre alla sua attuazione va valorizzata e resa sostenibile nel tempo da parte delle Istituzioni.
A livello Europeo si segnala una forte attenzione sui temi incentrati sulla partecipazione delle persone di minore età che si riflette sia nella Strategia dell’UE 2021-2024 sui diritti dell’infanzia, in cui uno degli obiettivi è proprio dedicato alla “Partecipazione dei minorenni alla vita politica e democratica”, sia nella Garanzia europea per l’infanzia (Child Guarantee), che si fondano su un’ampia consultazione di oltre 10.000 minorenni. La Commissione Europea ha poi promosso la Piattaforma dell’UE per la partecipazione dei minorenni (EU Children’s Participation Platform), uno spazio che permette alle persone di minore età di esprimere le proprie opinioni e di partecipare ai processi decisionali dell’Unione Europea sulle questioni che li riguardano. Alla fine dello scorso anno è stato pubblicato il secondo Work Plan per il 2025-2026 che identifica le priorità di lavoro per i prossimi due anni.
Come connessione tra il panorama nazionale e quello europeo, si inserisce il Progetto Inclusive Child Participation Networks (ICPN), che a livello italiano vede il coinvolgimento di Save the Children Italia e di SOS Villaggi dei Bambini. Il progetto ICPN ha l’obiettivo di rafforzare la partecipazione inclusiva di bambine, bambini e adolescenti, inizialmente in 11 Paesi europei, lavorando su alcuni obiettivi specifici come il rafforzamento, l’innovazione e l’integrazione della partecipazione dei minorenni nei processi decisionali a livello nazionale e locale e nelle politiche dell’UE, con l’obiettivo di dare a bambine, bambini e adolescenti, con particolare attenzione a coloro che sono meno rappresentati e che si trovano più a rischio di esclusione sociale, la possibilità di partecipare attivamente ai processi decisionali che li riguardano a tutti i livelli.
Il network che si andrà a costituire a livello europeo, le cui attività saranno co-progettate e co-implementate insieme ad un child group composto da bambine e bambini, ha l’obiettivo di mettere a sistema le iniziative locali e nazionali sulla partecipazione delle persone minorenni e in connessione con la Piattaforma per la partecipazione dei bambini all’UE.
Ci auguriamo che per il prossimo 9 aprile sarà possibile raccontare del consolidamento di spazi e percorsi di promozione dell’ascolto di bambine, bambini, ragazze e ragazzi realizzati e portati avanti in maniera strutturata in modo da garantire effettivamente il diritto alla partecipazione a tutte le persone di minore età.
A cura di Save the Children Italia e SOS Villaggi dei Bambini
Per approfondimenti si veda
La sezione del sito del Gruppo CRC “Il principio di partecipazione e ascolto del minore”