il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Giustizia hanno presentato alla Camera un relazione sullo stato di attuazione della Legge 28 marzo 2001, n. 149.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (On. Sacconi) e il Ministro della Giustizia (On. Alfano) hanno trasmesso alla Presidenza della Camera dei Deputati, lo scorso 1 settembre, la relazione sullo stato di attuazione della legge 28 marzo 2001, n. 149, concernente «modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori.

Nella nota introduttiva della relazione si evince che “obiettivi principali del lavoro che qui si introduce sono la ricognizione e la comprensione delle pratiche di accoglienza che nell’ultimo decennio si sono realizzate, a livello locale e nazionale, in favore dei bambini e ragazzi appartenenti a famiglie in difficoltà.”

Nell’introduzione, a cura di Valerio Belotti – Coordinatore delle attività scientifiche del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza si evidenzia che negli ultimi dieci anni “i bambini lontani dai loro genitori e inseriti in affido o collocati in comunità residenziali sono cresciuti in modo rilevante, passando da circa 25mila bambini e ragazzi a fine anni novanta ai circa 32mila di fine 2007. Un incremento degli accolti di circa il 28%”. Preoccupante il dato relativo alla durata degli allontanamenti, “segnati da lunghe permanenza in famiglia e nelle comunità”.

La relazione continua specificando che “alla data della rilevazione, il 57% circa dei bambini e dei ragazzi è presente da oltre due anni nelle famiglie affidatarie, circa il 37% da oltre 4 anni”. “Non si hanno” invece “informazioni sulla durata dei collocamenti in comunità”.

Alcuni aspetti critici sono stati portati alla luce, anche da alcune associazioni del terzo settore, intervistate nell’ambito di tale relazione. I “punti critici” evidenziati dalle associazioni sono stati principalmente:

 Limiti delle risorse finanziarie disponibili, “[…] mancato stanziamento di fondi specifici per promuovere e diffondere l’istituto dell’affidamento familiare, è stato segnalato da molti referenti come uno dei nodi più rilevanti nell’attuazione della legge”;

 Mancanza di investimenti di prevenzione e di contrasto all’allontanamento del minore;

 Mancata operatività della Banca dati dei minori dichiarati adottabili e degli aspiranti genitori adottivi;

 Mancata attuazione della specifica disciplina sulla difesa d’ufficio dei minori nei procedimenti di adottabilità ;

 Mancata capacità di “lavorar insieme” tra sistemi pubblici, privati e risorsa famiglia.

Leggi la Relazione completa.

 Per ulteriori approfondimenti, si vedano anche:

Ambiente familiare e misure alternative – Adozione nazionale e internazionale

Ambiente familiare e misure alternative – Minori privi di un ambiente familiare