L’Italia ha ratificato il Protocollo Opzionale alla CRC concernente il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati (Optional Protocol on Children in Armed Conflict – OPAC) con la Legge n. 46 dell’11 marzo 2002.

A maggio 2004, due anni dopo la ratifica, il Comitato Interministeriale dei diritti umani (CIDU) del Ministero degli Affari Esteri ha inviato il Primo Rapporto sullo stato di attuazione dell’OPAC in Italia.
* Il testo è disponibile soltanto in lingua inglese (CRC/C/OPAC/ITA/1, 14 July 2005.

Il 2 giugno 2006 il Comitato ONU ha reso note le Osservazioni Conclusive relative all’esame del primo Rapporto governativo sottoposto dall’Italia riguardo allo stato di attuazione dell’OPAC.

Le successive informazioni relative all’applicazione dell’OPAC in Italia dovranno essere inserite nel Rapporto periodico sullo stato di attuazione della CRC, che il Governo italiano deve inviare ogni 5 anni al Comitato ONU.

Nelle Osservazioni Conclusive del 2011 sull’applicazione della CRC in Italia, il Comitato ONU ai punti 70 e 71 ha espresso la propria preoccupazione in merito alla mancata applicazione delle precedenti raccomandazioni (CRC/C/OPAC/ITA/CO/1, par. 12) e (CRC/C/OPAC/ITA/CO/1, par. 11). Inoltre pur apprezzando l’allineamento con l’articolo 29 della Convezione, il Comitato lamenta l’assenza, nei programmi delle quattro scuole militari operanti in Italia, di materie specifiche che abbiano come oggetto i diritti umani, la Convenzione e il Protocollo opzionale. Lamenta inoltre la mancata applicazione della precedente raccomandazione relativa all’introduzione del divieto e della perseguibilità penale della vendita di armi di piccolo calibro e armi leggere a paesi in cui i minori sono coinvolti in conflitti armati (CRC/C/OPAC/ITA/CO/1, par. 17). Il Comitato si rammarica inoltre per la mancanza, nel rapporto elaborato dall’Italia, di informazioni sulla riabilitazione e la reintegrazione sociale dei minori vittime dei crimini oggetto del Protocollo opzionale.

Al punto 72 il Comitato ONU reitera le precedenti raccomandazioni e sollecita l’Italia affinché intensifichi l’impegno nell’applicazione del Protocollo opzionale concernente il coinvolgimento dei bambini nei
conflitti armati e:

(a) emendi la propria dichiarazione ai sensi del Protocollo opzionale sull’età minima per il reclutamento al fine di conformarsi alla legislazione nazionale che prevede un’età minima di 18 anni;

(b) emendi il Codice Penale vietando e perseguendo in maniera esplicita il reclutamento e l’utilizzo, da parte di forze e gruppi armati, di individui al di sotto di 18 anni di età in conflitti armati;

(c) vieti e persegua ai sensi della legislazione nazionale la vendita di armi di piccolo calibro e armi leggere a paesi in cui i minori sono coinvolti in conflitti armati;

(d) includa il reclutamento e l’utilizzo di minori in conflitti armati tra i motivi previsti dalla legislazione nazionale per la concessione dello status di rifugiato;
(e) ratifichi la Convenzione sulle munizioni a grappolo.Il Gruppo CRC ha analizzato lo stato di attuazione dell’OPAC in ciascun Rapporto di aggiornamento e dal 2007 ha monitorato anche l’attuazione delle raccomandazioni contenute nelle Osservazioni Conclusive del 2006.

Leggi l’analisi e le raccomandazioni del Gruppo CRC sull’attuazione in Italia del Protocollo Opzionale alla CRC – OPAC concernente il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, in ciascun Rapporto di aggiornamento:

Approfondimento: Gruppo CRC – OPAC – Comitato ONU

La parte del 1° Rapporto CRC relativa all’OPAC è stata tradotta in inglese ed inviata a Ginevra come Rapporto Supplementare. Grazie a tale pubblicazione il Gruppo CRC è stato invitato ad incontrare il Comitato ONU a porte chiuse (pre-sessione, 6 ottobre 2005). Nel 2006, a marzo una delegazione del Gruppo CRC ha avuto un’audizione con il CIDU in merito all’attuazione dei Protocolli Opzionali e a maggio ha partecipato all’incontro tra il Comitato ONU e la delegazione governativa a titolo di osservatore.

Per saperne di più: Chi siamo->altre attività

Glossario:

Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU)
è stato istituito con Decreto Ministeriale 519/1978 e riordinato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 maggio 2007.

Si occupa del coordinamento dell’ attività governativa in materia di promozione e tutela dei diritti dell’uomo. L’attività del Comitato consiste nella preparazione, attuata mediante la raccolta di informazioni presso i vari ministeri, dei rapporti periodici sulle misure adottate a livello nazionale in applicazione delle convenzioni internazionali di cui l’Italia è parte, tra cui anche la CRC.

Il CIDU è tra gli interlocutori istituzionali di riferimento del Gruppo CRC a cui viene presentato annualmente il lavoro di monitoraggio nel corso di un incontro ad hoc. Il Gruppo CRC tramite il CIDU richiede inoltre informazioni utili ai fini dell’aggiornamento annuale ai principali Ministeri competenti.

Per saperne di più: CHI SIAMO – attività principali del Gruppo CRC

Documenti e siti di riferimento sull’argomento:

Legge n. 185 del 9 luglio 1990

Coalizione Italiana “Stop all’uso dei bambini soldato!”www.bambinisoldato.it

Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sui bambini nei conflitti armati – SRSG-CAC