Il nuovo rapporto “Piccoli Schiavi Invisibili 2025” di Save the Children lancia un forte allarme: il 25% delle vittime di schiavitù moderna nel mondo è minorenne. La pubblicazione, giunta alla sua 14ª edizione, evidenzia una crescente esposizione di bambine, bambini e adolescenti a fenomeni come lo sfruttamento sessuale, il lavoro forzato, l’accattonaggio e i matrimoni precoci.

In occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani (30 luglio), l’organizzazione denuncia un quadro globale sempre più preoccupante. A livello mondiale si stima che circa 10 milioni di minorenni siano coinvolti in forme di sfruttamento assimilabili alla tratta, in particolare nei contesti segnati da povertà, conflitti e migrazioni.

In Italia, il report mette in luce come anche i minorenni stranieri non accompagnati rappresentino una categoria particolarmente esposta a gravi vulnerabilità. I percorsi di accoglienza discontinui e la mancanza di misure efficaci di protezione espongono molti di loro al rischio di finire in circuiti di sfruttamento lavorativo, sessuale o criminale.

Nel rapporto 2025, Save the Children dedica inoltre uno specifico approfondimento ai fenomeni legati alla tratta a fini sessuali e all’impatto delle piattaforme digitali, che sempre più spesso vengono utilizzate per adescare e reclutare minori. La mancanza di un sistema di identificazione precoce e di formazione degli operatori sui segnali di allarme contribuisce alla “invisibilità” di queste vittime.

Il documento propone infine raccomandazioni concrete rivolte alle istituzioni italiane, tra cui:

  • l’adozione di un Piano nazionale antitratta aggiornato e specifico per le persone minorenni,

  • il rafforzamento dei sistemi di presa in carico multidisciplinare e integrata,

  • la promozione di percorsi di educazione digitale e sensibilizzazione nelle scuole.

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Piccoli Schiavi Invisibili 2025