In occasione della Giornata mondiale contro la tratta di Esseri Umani, che si celebra il 30 luglio, Save the Children Italia ha pubblicato la XV edizione del dossier Piccoli Schiavi Invisibili, puntando i riflettori su una delle emergenze più gravi che coinvolge l’infanzia:la tratta e lo sfruttamento minorile.
Piccoli Schiavi Invisibili 2025, dedica un focus al ruolo delle tecnologie digitali, che stanno trasformando in modo radicale lemodalità di adescamento, controllo e sfruttamento dei minori.
Nell’edizione del Dossier Piccoli Schiavi Invisibili di quest’anno, emerge che nel mondo 1 persona su 4 in condizione di sfruttamento o schiavitù moderna è minorenne. Questo dato equivale a 12,3 milioni di bambine, bambini e adolescenti, di cui circa 9 milioni sono vittime di matrimoni forzati, mentre i restanti 3,2 milioni sono divisi in sfruttamento sessuale (1,6 milioni), sfruttamento lavorativo o in attività illecite (1,3 milioni) e lavori forzati impostati dalle autorità statali (320.000).
Per quanto riguarda la tratta, nel 2022, più di una vittima su 3 era minorenne. Rappresenta il 38% del totale delle 68.836 persone coinvolte per cui è stata rilevata l’età, cioè oltre 26mila bambini e adolescenti, accertati globalmente.
Il fenomeno riguarda in modo crescente sia le ragazze, tra le vittime trafficate a fini di sfruttamento sessuale, sia i ragazzi, coinvolti soprattutto in lavori forzati, specie in Europa e Nord America, e alla forte crescita delle vittime minorenni in Africa Sub-Sahariana.
Crisi economiche, guerre, disastri ambientali e migrazioni forzate sono tra le cause principali dell’aumento della complessità dei fenomeni della tratta e dello sfruttamento minorile. In questo contesto di instabilità, le tecnologie digitali vengono usate in modo sempre più sistematico dalle reti criminali per il reclutamento, il controllo e lo sfruttamento, attraverso app di messagistica, social media, criptovalute e strumenti di comunicazione criptata.
Anche le crisi migratorie rendono molti minori estremamente vulnerabili: le rotte, che attraversano zone con debole presenza istituzionale, rappresentano opportunità per le reti criminali, che intercettano bambini e adolescenti in fuga o non accompagnati, destinandoli a circuiti di sfruttamento sessuale, lavoro coatto o economia criminale.
Per consultare il rapporto completo:
Piccoli Schiavi Invisibili 2025