Il Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (cosiddetto Piano Nazionale Infanzia) istituito con Legge 451/1997 con l’obiettivo di conferire priorità ai programmi riferiti ai minori e di rafforzare la cooperazione per lo sviluppo dell’infanzia nel mondo, è lo strumento di indirizzo con cui l’Italia risponde agli impegni assunti per dare attuazione ai contenuti della CRC e dei suoi Protocolli Opzionali.

Il Piano individua, altresì, le modalità di finanziamento degli interventi da esso previsti nonché le forme di potenziamento e di coordinamento delle azioni svolte dalle pubbliche amministrazioni, dalle regioni e dagli Enti Locali. Il Piano Nazionale, viene predisposto ogni due anni dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, sentita la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, ed è approvato dal Consiglio dei Ministri.

Fino ad oggi l’Italia ha attivato, con molti ritardi, quattro Piani Nazionali Infanzia. L’ultimo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 agosto 2016, contiene le linee strategiche e gli impegni che il Governo intende assumere per le politiche dell’infanzia e dell’adolescenza per il biennio 2016-2017.

Fin dal primo piano, il Gruppo CRC si è occupato di monitorare l’attuazione del piano e delineare gli elementi di forza e quelli di criticità.

Leggi l’analisi e le raccomandazioni del Gruppo CRC sul Piano Nazionale Infanzia in ciascun Rapporto di aggiornamento:

Glossario:

Osservatorio Nazionale per l’infanzia: istituito con Legge 451/1997 e attualmente regolato dal DPR 103/2007. Ogni due anni predispone il Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (Piano Nazionale Infanzia). Inoltre ha il compito di redigere ogni 5 anni lo schema del Rapporto governativo alle Nazioni Unite sull’applicazione della CRC.

Maggiori informazioni sul sito.

Documenti di riferimento sull’argomento:

 Si vedano inoltre i seguenti paragrafi:

Coordinamento a livello istituzionale e tra le istituzioni e le ONG