Il 23 novembre 2023 è stato presentato il Rapporto sull’offerta di impianti e servizi sportivi nelle regioni italiane condotto dalla Svimez e dalla Uisp, con la collaborazione di Sport e Salute.
Il Rapporto, che si pone come la prima fotografia della situazione dopo lo shock pandemico che ha investito in maniera significativa il settore nell’ultimo triennio, sull’offerta degli impianti e dei servizi sportivi nelle regioni italiane, rivela una carenza di impianti sportivi nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord, una riconferma sulla correlazione tra i livelli di sedentarietà nelle regioni italiane e il numero di impianti sportivi pro-capite e del suo impatto sociale ed economico sul sistema sanitario nazionale, un’accessibilità agli impianti che risulta purtroppo ancora limitata per le persone con disabilità, la predominanza di strutture di dimensioni contenute e di proprietà pubbliche, un divario ampio tra alunni e studenti del Nord con quelli del Mezzogiorno che frequentano scuole la cui stragrande maggioranza è priva di palestra.
I più recenti dati ISTAT del Rapporto BES – Benessere Equo e Sostenibile 2022 aggiornano e confermano i dati dell’Indagine Svimez-Uisp 2021, anzi vedono, dopo la pandemia, addirittura un aumento del tasso di sedentarietà in Italia nella popolazione sopra i 14 anni salito al 36,3% rispetto al valore registrato pre-pandemia nel 2019 del 35,5%, con conseguenti costi sociali evidenti sul Sistema sanitario nazionale. Il dato è trainato dal Mezzogiorno dove il tasso di sedentarietà peggiora e sale al 52,2% nel 2022 (+ 3% rispetto al 2019) mentre nel Centro-Nord il valore resta più stabile intorno al 30%. Più precisamente nelle regioni del Centro si è verificata una diminuzione dei sedentari (33,3% nel 2022; -1,8% rispetto al 2019) mentre in quelle settentrionali un lieve aumento con una quota del 33,3% (+0,5% rispetto al 2019). Le peggiori performance si confermano al Sud in Calabria (58,2% di sedentari), Sicilia (57,7%), Campania (53,5%) e Puglia (53,4%).
Anche sui modi di praticare sport i dati mostrano un ritorno alle tradizionali abitudini degli italiani pre-pandemia. Su un campione di oltre 1.800 individui era emerso che prima del lockdown e delle successive restrizioni oltre la metà degli italiani con più di 16 anni (il 53%) praticava sport in impianti sportivi, il 40% all’aria aperta e il 7% presso la propria abitazione, mentre la quasi totalità dei minori (circa il 90,6%) praticava sport in impianti sportivi, con quote residuali per la pratica all’aria aperta (7,8%) e a casa (1,6%).
Il Censimento Nazionale degli impianti sportivi realizzato da Sport e Salute Spa e concluso nel 2020 ha rilevato che più della metà delle strutture sportive pubbliche e private di interesse pubblico sono collocati al Nord (52%), il 22% al Centro e il 26% al Mezzogiorno. Hanno partecipato alla survey realizzata da Svimez e Uisp oltre 1.000 gestori e proprietari di impianti sportivi collocati per il 53% al Nord, 27% al Centro e 20% al Mezzogiorno.
Dai dati del Ministero dell’Istruzione sulle infrastrutture scolastiche (2022), emergono inoltre rilevanti carenze infrastrutturali riguardanti l’impiantistica sportiva scolastica sul territorio nazionale e nel Mezzogiorno. Solo 4 edifici scolastici su 10 sono dotati di palestra in Italia. Più nel dettaglio, circa 550mila allievi delle scuole primarie del Mezzogiorno (66% del totale) frequentano scuole che non sono dotate di una palestra. Solo la Puglia presenta una buona dotazione di palestre mentre registrano un netto ritardo la Campania (170mila allievi senza palestre, 73% del totale), la Sicilia (170mila, 81%), la Calabria (65mila, 83%). Nel Centro-Nord gli studenti senza palestra corrispondono al 54%. Non molto diversa la situazione relativa alla scuola secondaria di I°grado nel Mezzogiorno dove il 57% degli alunni frequenta una scuola senza palestra. Sono circa 328mila allievi in tutto il meridione con il preoccupante caso della Basilicata (87% degli allievi senza palestra) e poi della Calabria (77%) e Sicilia (74%). Anche nella scuola secondaria di II° grado il 57% degli alunni del Mezzogiorno non frequenta una scuola dotata di palestra. Sono circa 550mila allievi in tutto con punte altissime in Basilicata (82% pari a circa 22mila studenti) e significative in Sicilia (64%, 145mila studenti) e Campania (65%, 45mila studenti). Vanno, inoltre, segnalate l’obsolescenza e la vetustà delle strutture sportive la cui costruzione risale prevalentemente a prima degli anni Ottanta (circa il 60% degli impianti italiani) con impatto importante sui costi di manutenzione.
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