Competence Centre – La partecipazione delle persone di minore età nei processi decisionali

Il Competence Centre – La partecipazione delle persone di minore età nei processi decisionali (Competence Centre – The Participation of Children and Adolescents in Decision-Making Processes) è un polo tematico di competenza sulla partecipazione inclusiva, significativa e sistematica di bambine, bambini e adolescenti nei processi decisionali che li riguardano.

Il Competence Centre rappresenta uno dei principali risultati del progetto europeo Inclusive Child Participation Networks – ICPN ed è concepito come un punto di riferimento attivo e dinamico per la promozione della partecipazione delle persone di minore età. Il suo obiettivo è quello di favorire la raccolta, la valorizzazione e la condivisione di materiali, esperienze, pratiche e ricerche, contribuendo così al rafforzamento dell’attuazione dell’articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Attraverso l’organizzazione e la messa a sistema di competenze, strumenti e metodologie sul tema, il Competence Centre rende accessibili contenuti e risorse utili a professionisti e professioniste del settore, rappresentanti degli enti locali, istituzioni, scuole, e a tutte le persone che, a vario titolo, si occupano di promuovere la partecipazione delle persone di minore età nei processi decisionali.

 

Il Progetto Europeo Inclusive Child Participation Networks – ICPN

Avviato all’inizio del 2025 e con una durata biennale, il progetto europeo Inclusive Child Participation Networks – ICPN si propone di rafforzare la partecipazione sistematica, inclusiva e significativa di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, inizialmente nei 11 Paesi europei partner dell’iniziativa.

Il progetto si focalizza su tre obiettivi specifici:

  1. Rafforzare, innovare e strutturare in modo permanente la partecipazione delle persone di minore età nei processi decisionali a livello locale, nazionale e nelle politiche dell’Unione Europea.

  2. Promuovere il coinvolgimento attivo di bambine, bambini e giovani, con particolare attenzione a coloro che sono maggiormente a rischio di esclusione o meno rappresentati, affinché possano partecipare pienamente ai processi decisionali a tutti i livelli.

  3. Potenziare le competenze e le capacità delle autorità nazionali, regionali e locali, nonché dei meccanismi di partecipazione esistenti, per garantire un approccio sistemico e inclusivo alla partecipazione dell’infanzia e dell’adolescenza.

Nell’ambito del progetto sarà istituita la Rete Europea “European Network on Inclusive Child Participation – ECPN”, le cui attività saranno co-progettate e co-implementate con un gruppo di bambine e bambini. La rete collegherà e valorizzerà le iniziative locali e nazionali sulla partecipazione delle persone di minore età, promuovendole a livello europeo e in sinergia con le attività della EU Children’s Participation Platform.

Visita il sito della EU Children’s Participation Platform!

Il principio alla partecipazione e all’ascolto della persona di minore età

Contesto italiano sul tema della partecipazione

L’Italia ha riconosciuto il diritto di bambine, bambini e adolescenti a partecipare attivamente alla vita pubblica fin dalla ratifica della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), avvenuta con la Legge n. 176 del 1991. L’articolo 12 della CRC sancisce il diritto di ogni persona di minore età a essere ascoltata e a vedere le proprie opinioni debitamente considerate in tutte le questioni che la riguardano. Questo articolo rappresenta il fondamento giuridico del principio di partecipazione, progressivamente integrato nella legislazione nazionale e tradotto in interventi concreti attraverso risorse dedicate e meccanismi specifici.

Tra gli sviluppi più recenti a livello nazionale, si segnala il Manifesto sulla partecipazione dei minorenni, promosso nel 2021 dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA), che contiene raccomandazioni rivolte alle istituzioni per rafforzare l’attuazione del diritto all’ascolto. Nel 2022, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia ha emanato le Linee guida per la partecipazione di bambine, bambini e adolescenti, con indicazioni operative per adulti che lavorano con minori, volte a promuovere una cultura dell’ascolto e della partecipazione come elementi intrinseci a tutti i processi decisionali che li riguardano.

Nel 2024, l’AGIA ha inoltre pubblicato il documento di studio e proposta “Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi. Pratiche e strategie”, un’indagine che approfondisce il tema della partecipazione ai processi decisionali a partire dalle esperienze vissute e dalle opinioni delle giovani e dei giovani coinvolti.

Nonostante l’attenzione crescente da parte delle istituzioni – testimoniata, ad esempio, dall’istituzione nel 2024 della Giornata nazionale dell’ascolto dei minori – la partecipazione dei minorenni in Italia presenta ancora criticità significative. Il quadro attuativo risulta disomogeneo sia a livello territoriale che settoriale, con una forte frammentazione delle esperienze e una strutturazione insufficiente dei percorsi partecipativi. Restano limitate, o talvolta assenti, la rappresentatività dei soggetti coinvolti, la continuità dei meccanismi attivati e la valutazione dell’impatto effettivo delle pratiche esistenti, così come la loro accessibilità e inclusività.

Il ruolo del Competence Centre

In questo scenario, il Competence Centre – La partecipazione delle persone di minore età nei processi decisionali si configura come un punto di riferimento e uno spazio comune di lavoro, nato per favorire il dialogo, la collaborazione e la condivisione tra tutti gli attori coinvolti nella promozione della partecipazione delle persone di minore età.

Il Competence Centre è un ambiente dinamico, partecipativo e trasversale, che mira a mettere in rete esperienze, saperi e strumenti, creando connessioni virtuose tra istituzioni, scuole, organizzazioni del Terzo Settore, professionisti e, soprattutto, bambine, bambini e adolescenti.

La creazione di questo centro risorse nasce dal riconoscimento della complessità che caratterizza la partecipazione di bambine, bambini e adolescenti. Come evidenziato dalla letteratura sul tema, la partecipazione non è un concetto univoco né un’azione occasionale, ma un processo articolato, dinamico e trasformativo, che richiede responsabilità condivise, risorse dedicate, spazi strutturati e un impatto reale sulle decisioni che riguardano le persone di minore età.

Una definizione operativa

In linea con questo approccio, il lavoro del Competence Centre si basa su una definizione operativa di “meccanismo di partecipazione”:

Un processo attivato da adulti, organizzazioni, istituzioni – o dagli/dalle stessi/e bambini/e e adolescenti – che coinvolge bambini/e e adolescenti in modo strutturato e continuativo nella definizione, attuazione, monitoraggio o valutazione di politiche, servizi, contesti educativi o dinamiche comunitarie, con l’obiettivo di influenzare le decisioni che li riguardano in contesti di natura legale e/o organizzativa.

Criteri di selezione

Sono stati inclusi nella sezione del Competence Centre dedicata all’archivio dei meccanismi mappati i meccanismi che rispondevano ai seguenti criteri:

  • prevedono il coinvolgimento attivo di minorenni in spazi o percorsi riconosciuti formalmente;
  • hanno un esplicito riferimento alla partecipazione nei processi decisionali;
  • sono promossi da soggetti istituzionali, scolastici o del terzo settore, o da partenariati multistakeholder;
  • sono riconoscibili come “meccanismi” per via della loro ripetibilità, formalizzazione, struttura o metodologia;
  • dimostrano un potenziale impatto, documentato o dichiarato, sulla realtà dei partecipanti o sulle decisioni assunte.

Il monitoraggio del Gruppo CRC: Il principio di partecipazione e ascolto del minore

Anche il Gruppo CRC svolge un ruolo significativo nel monitoraggio dell’attuazione del diritto alla partecipazione, sancito dall’Articolo 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. A partire dal 3° Rapporto CRC, ha rivolto un’attenzione specifica alla partecipazione delle persone di minore età, analizzando il contesto italiano, valorizzando esperienze concrete e formulando raccomandazioni per rafforzare il coinvolgimento attivo di bambine, bambini, ragazze e ragazzi nei processi decisionali che li riguardano. Questo lavoro rappresenta un contributo essenziale per la diffusione di pratiche partecipative qualificate e per l’orientamento delle politiche pubbliche, in una prospettiva di ascolto autentico e valorizzazione delle opinioni delle persone di minore età.

Clicca qui per approfondire: Il principio di partecipazione e ascolto del minore