Per fare buona salute servono buone politiche che devono produrre buone leggi che incentivano buone politiche. Non è uno scioglilingua banale ma è la dialettica della salute nella logica dei determinanti sociali di malattia e dell’equità nell’accesso ai servizi; e questo è tanto vero soprattutto se riferito ai più piccoli. L’Unione Europea ha sintetizzato ciò con l’efficace slogan la salute in tutte le politiche.

In questi giorni in Italia stiamo vivendo un paradosso in ambito della sanità pubblica degli immigrati: abbiamo avuto buone politiche e abbiamo buone norme, ma purtroppo stiamo assistendo a reazioni politiche inadeguate.

Il fatto: a dicembre la Conferenza Stato – Regioni approva un Accordo dopo un lungo lavoro preparatorio che da l’interpretazione autentica della normativa in essere; non ha infatti aggiunto nessuna nuova norma, compresa quella del pediatra per i minori figli di immigrati non in regola con il soggiorno che deriva direttamente dalla ratifica italiana della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tale Accordo deve essere applicato a livello regionale. All’inizio di luglio 2013 però la Regione Lombardia ha bocciato la proposta (che, in realtà, proposta non è, visto che l’Accordo è stato recepito all’unanimità delle parti ed è pubblicato in Gazzetta della Repubblica) di estendere il pediatra anche ai figli di immigrati irregolari. Ciò ha prodotto una vasta polemica che ha fatto emergere una notevole mancanza di conoscenza di questi temi, sia in ambito normativo (ritorna in auge la volontà di denunciare gli immigrati ritenendo ciò, sbagliando, possibile) e scientifico-organizzativo (la tutela della salute dei più piccoli relegata ai pronto soccorso degli ospedali).

Per reagire a questa logica, parte del mondo scientifico, della sanità pubblica e della società civile ha voluto far sentire la propria voce promuovendo ed aderendo ad un Appello che contiene la richiesta di applicare l’Accordo Stato Regioni del dicembre 2012 in tutta Italia, a partire del diritto di ogni minore ad avere le cure di un pediatra.

L’appello è partito da due Associazioni del Gruppo CRC, 113 e 54 e dall’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (www.saluteglobale.it) e sta raccogliendo adesioni da parte di molte realtà associative italiane.

Leggi l’Appello.

Per aderire all’Appello come gruppo/ente/associazione invia una mail con la tua denominazione a aderiscoappello@simmweb.it.

A cura di Salvatore Geraci
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 Newsletter n.63 del Gruppo CRC