Carla Garlatti: “Ora però la Carta va fatta rispettare

È stata modificata e approvata lo scorso luglio nella sua ultima versione la Carta di Treviso, adottata per la prima volta nel 1990 dall’Ordine dei giornalisti e dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana), d’intesa con Telefono Azzurro e con Enti e Istituzioni della Città di Treviso. Essa, ispirandosi ai principi e ai valori della Costituzione, della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, delle normative internazionali ed europee e della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti (n. 69/1963) per estensione dell’art. 2, stabilisce le regole deontologiche riguardanti i minorenni. Esse si applicano a “giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti e a chiunque, anche occasionalmente, svolga attività pubblicistica” e sono volte a proteggere i minorenni quando sono oggetto di informazione.

In particolare, il documento rafforza l’obbligo di garantire “l’anonimato, la riservatezza, la protezione dei dati personali e dell’immagine del minorenne in qualsiasi veste coinvolto in fatti di cronaca, anche non aventi rilevanza penale ma lesivi della sua personalità” (articolo 2) e, per la prima volta, disciplina in modo dettagliato le fasi della raccolta e diffusione delle notizie.

L’accento però va posto sul rispetto delle norme contenute nella Carta: come afferma l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, “Non è sufficiente sanzionare: occorre proteggere bambini e ragazzi prima. Un intervento successivo – che sia sanzionatorio, interruttivo o risarcitorio – non sarebbe sufficiente a riparare i danni subiti dal minorenne, per il quale, peraltro, le conseguenze possono protrarsi a lungo”. Affinché questa protezione sia efficace, Carla Garlatti ha quindi raccomandato al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti (Cnog) e alla Fnsi di intraprendere attività di sensibilizzazione, formazione e monitoraggio dell’applicazione della nuova Carta di Treviso.

 

Per maggiori informazioni, consulta la notizia dedicata sul sito dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Consulta la nuova versione della Carta di Treviso.