Disponibile il rapporto UNICEF “Seen, Counted, Included: Using data to shed light on the well-being of children with disabilities

Come dichiarato da Henrietta Fore, direttrice generale dell’UNICEF, “i bambini e le bambine con disabilità affrontano sfide multiple e spesso combinate per realizzare i loro diritti e troppo spesso vengono semplicemente lasciati indietro”. A livello globale, il numero di minorenni con disabilità è stimato a quasi 240 milioni e il quadro che emerge dal rapporto prodotto dall’UNICEF,Seen, Counted, Included (“Considerati, contati, inclusi”) è sconfortante.

Alcuni dati inclusi nel rapporto testimoniano la gravità della situazione: se confrontati con i dati relativi ai bambini senza disabilità, i bambini con disabilità hanno il 42% di probabilità in meno di avere competenze di base di lettura e calcolo; il 49% in più di non avere mai frequentato una scuola; il 51% di probabilità in più di sentirsi infelici e il 41% in più di sentirsi discriminati. E ancora, bambini e bambine con disabilità hanno il 25% di probabilità in più di soffrire di malnutrizione acuta e il 34% in più di soffrire di malnutrizione cronica, oltre che il 32% in più di subire punizioni fisiche gravi. Ad essere intaccati sono quindi i diritti umani fondamentali delle persone di età minore, nonostante la portata quasi universale della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che li riconosce e tutela: tra questi, ad esempio, il diritto all’istruzione, alla salute, alla non discriminazione e a una vita priva di violenza

Il rapporto UNICEF si conclude poi con una serie di raccomandazioni e indicazioni a Stati e Governi, basate prima di tutto sulla raccolta di dati affidabili, poiché, come afferma Henrietta Fore, “l’esclusione è spesso la conseguenza dell’invisibilità”. La priorità è quindi quella di includere le persone di minore età con disabilità in ogni aspetto della vita e dare loro pari opportunità, lavorando insieme per rimuovere le barriere che impediscono la realizzazione dei loro diritti.

 

Consulta il sito dell’UNICEF per un resoconto dei principali dati della ricerca e per leggere il rapporto integrale .