minori stranieri non accompagnati (Msna) presenti in Italia sono oltre 21 mila. L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha incontrato negli scorsi mesi i ragazzi ospitati nelle strutture del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) gestite dai comuni di Amelia (Terni), Aradeo (Lecce), BolognaCremonaPescara Rieti. Le visite sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), il Servizio centrale – struttura di coordinamento del Sai, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef). Dal ciclo di incontri è scaturita la pubblicazione Ascolto e partecipazione dei minori stranieri non accompagnati come metodologia di intervento, che riporta il punto di vista dei ragazzi e, a partire da esso, formula nelle conclusioni una serie di raccomandazioni.

Secondo il report è indispensabile velocizzare le procedure amministrative per ottenere il permesso di soggiorno rendere uniformi le prassi su tutto il territorio nazionale. I ragazzi oggi devono aspettare anche sei mesi prima di avviare un percorso di inserimento e questo genera ansie, timori, frustrazioni, oltre che una più generale incomprensione dei meccanismi burocratici. Occorre garantire la presenza, in ogni fase del percorso, di un mediatore culturale che possa colmare le difficoltà di comprendere le procedure e la loro “paura di tornare indietro”. Per le stesse ragioni va assicurata la tempestiva nomina del tutore volontario.

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