Restituiti al mittente. Le riconsegne sommarie dall’Italia alla Grecia dei minori stranieri non accompagnati e degli adulti richiedenti asilo.

L’organizzazione internazionale ha lanciato lo scorso 22 gennaio il nuovo Rapporto che documenta la mancanza di screening appropriati a identificare le persone bisognose di protezione nelle procedure della Polizia di frontiera italiana nei porti adriatici di Ancona, Bari, Brindisi, Venezia, in violazione degli obblighi giuridici dell’Italia. [Cit. Nota 1]

Il Rapporto Restituiti al mittente. Le riconsegne sommarie dall’Italia alla Grecia dei minori stranieri non accompagnati e degli adulti richiedenti asilo, si basa su una ricerca condotta in Italia e in Grecia alla fine del novembre 2011 e tra la fine di giugno e l’inizio di settembre del 2012. Sono state condotte interviste a 29 uomini e ragazzi portati in Grecia dai funzionari di frontiera italiani nel quadro della procedura accelerata nei porti, così come ad altri migranti che si trovavano nelle città portuali greche in attesa di tentare la traversata. L’organizzazione di tutela dei diritti umani si è inoltre recata in strutture portuali e ha condotto interviste con i funzionari della polizia di frontiera a Bari e Patrasso.Inoltre, sono state intervistati responsabili di campo dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati in Grecia e in Italia, e i membri degli staff di varie organizzazioni non governative in Italia e Grecia, nonché due avvocati (uno greco, uno italiano), che hanno fatto causa all’Italia e alla Grecia dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Per approfondire la metodologia della ricerca CLICCA QUI.

Nella nota metodologica, Human Rights Watch sottolinea che “dei 29 intervistati, 10 erano minori quando sono stati portati dall’Italia alla Grecia e al momento dell’intervista; 3 di loro erano minorenni quando sono stati rispediti dall’Italia alla Grecia ma maggiorenni al momento del colloquio con noi. 16 degli intervistati erano adulti al momento dell’intervista e quando erano stati rispediti dall’Italia alla Grecia. La persona più giovane che abbiamo intervistato aveva 13 anni (ed era accompagnata da un suo fratello sedicenne), la persona più anziana che abbiamo intervistato aveva 44 anni. Diciassette degli intervistati (la maggioranza) erano afghani, nove erano somali, due erano marocchini, e uno era un curdo iracheno.

Human Rights Watch ha raccomandato all’Italia di intraprendere il cambiamento di numerose procedure, fra le quali:

 Sospendere immediatamente le riconsegne sommarie verso la Grecia;

 Assicurarsi che chiunque, raggiunta l’Italia, affermi di essere un minore non accompagnato venga accolto sul territorio italiano, gli siano dati accesso a un adeguato processo di determinazione dell’età e le adeguate tutele;

 Condurre screening degli adulti appropriati, atti a identificare tutti quelli che abbiano bisogni speciali di protezione, siano in particolare condizione di debolezza o esprimano il desiderio di chiedere asilo;

 Assicurarsi che le organizzazioni non governative autorizzate abbiano accesso completo e senza limiti a tutti i migranti, in modo che esse possano fornire tutela legale e assistenza ai migranti;

 Garantire che a tutte le compagnie di navigazione che operano tra la Grecia e l’Italia abbiano delle chiare linee guida per il trattamento umano e sicuro dei clandestini scoperti a bordo e di quelli riportati in Grecia.

 Per scaricare il Rapporto Completo e i documenti correlati, CLICCA QUI

 Note:

Nota 1: Comunicato Stampa dell’organizzazione Human Rights Watch, http://www.hrw.org/node/112862

 Per maggiori informazioni si vedano anche:

Misure Speciali per la tutela dei minori ->

Ultimi articoli in News

Archivio News »